Alcuni lavori e mestieri sono considerati da chi li fa più di un’occupazione per sopravvivere, pagare le spese, l’affitto o il mutuo. Gli infermieri, gli insegnanti e senz’altro il vigile del fuoco, sono tra quei mestieri che spesso sono considerati da coloro che li svolgono una vocazione, non solo un lavoro.
Un vigile del fuoco o pompiere è una figura professionale che svolge diverse attività con scopo principale di salvare le vite umane e anche i beni materiali esposti al pericolo. La prevenzione e il contrasto agli incendi è il loro compito principale, anche se i vigili del fuoco spesso sono impegnati nella difesa civile, nella ricerca e soccorso di persone e animali e nella tutela dei beni artistici e culturali.
Vigile del fuoco, il Corpo Nazionale
Il vigile del fuoco è in sostanza una figura professionale dipendente del Corpo Nazionale dei vigili del fuoco, che fa parte del Ministero degli Interni. ll Corpo nazionale dei vigili del fuoco assicura tutti gli interventi tecnici necessari al fine di salvaguardare l’incolumità delle persone e l’integrità dei beni, garantendo il soccorso non solo in occasione di incendi, ma anche di tutte quelle situazioni di emergenza quali, per esempio, improvvisi o minaccianti crolli strutturali, frane, piene, alluvioni o altre calamità naturali.
Per diventare vigile del fuoco bisogna superare un concorso pubblico che viene indetto con un bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e su Internet. Il titolo di studio necessario per l’accesso alla qualifica di vigile del fuoco è la licenza media inferiore, ma un diploma consente avanzamenti di carriera maggiori.
I requisiti generali sono i soliti per la partecipazione ai pubblici concorsi, dalla cittadinanza italiana alla regolare condotta civile e morale. Il limite di età è di 30 anni (37 per i volontari).