Ormai lo sappiamo tutti: cercare un’occupazione e poi trovarla è un lavoro a tempo pieno, che implica tutta una serie di virtù e capacità.
Una di queste è senz’altro avere un buon curriculum che ci rappresenti nel modo migliore. Nel mondo che corre sempre più velocemente ed è sempre più instant e real time, il video curriculum (nato negli Stati Uniti con l’espansione di YouTube) è sempre più richiesto.
Come realizzare un buon video curriculum
Ci vuole poco per fare un video curriculum. Basta la webcam del computer di casa, magari con un sottofondo semplice, o addirittura il bastone per selfie applicato allo smartphone.
Però, proprio come per i selfie, anche con il video cv vale la regola di fare e rifare, finché la nostra immagine ci soddisfi per davvero. Per il resto, valgono gli stessi principi validi per un curriculum classico, in primis la brevità: la durata massima di un video curriculum è stimata in 2 minuti e 30 secondi.
Le regole principali: raccontare una storia
In un video cv, i datori di lavoro, oltre a essere bene impressionati alla vista, cercano nei candidati il racconto di una storia, che non deve fermarsi necessariamente al proprio percorso professionale e ai propri punti di forza.
Vogliono capire chi è davvero la persona che si sta candidando per quel lavoro. Ricordando che per un buon risultato di un video curriculum bisogna essere seri, scegliere con cura l’abbigliamento e l’ambientazione, evitare grafiche pompose e musiche forti e – sembra banale, ma non lo è – guardare sempre in camera.
Il video curriculum è davvero meglio di quello classico?
Una volta registrato, il video curriculum può essere mandato all’azienda tramite candidatura spontanea insieme al tradizionale cv, sotto forma di allegato, o come un link a un video magari caricato su YouTube.
Tanti esperti di IT, recruiter ed head hunter elencano i vantaggi del video curriculum, a partire dal fatto che i video sono tra gli elementi più visualizzati del web e che YouTube sia visto da un numero grandissimo di persone.