Le gesta dell’uomo nello spazio: 12 aprile, una data per celebrarlo
Il 12 aprile si celebra la Giornata internazionale dei viaggi dell’uomo nello spazio, perché in questo giorno, nel 1961, il sovietico Jurij Gagarin affrontò il primo volo orbitale a bordo della navicella spaziale Vostok.
Il 7 aprile 2011, l’Assemblea Generale dell’ONU designò nel 12 aprile la giornata per celebrare annualmente a livello internazionale l’inizio dell’era spaziale per l’umanità, evidenziando il contributo della scienza e della tecnologia spaziale nel conseguimento di obiettivi di sviluppo sostenibile e nel miglioramento del benessere sia dei popoli che delle Nazioni.
Il 12 aprile del 1961, infatti, il cosmonauta e aviatore sovietico Jurij Gagarin fu il primo uomo nello spazio, il primo a portare a termine con successo la sua missione. Prima di allora avevano viaggiato nello spazio solo animali, come la cagnetta Laika.
Uomo nello spazio: cosa accadde a bordo della navicella Vostok 1
Il volo di Jurij Gagarin iniziò il 12 aprile 1961, alle ore 9:07 di Mosca. Il maggiore era a bordo della navicella Vostok 1 (Oriente 1) che pesava 4,7 tonnellate ed era alta 4,4 metri.
Due erano le parti della navicella: il primo modulo era quello abitabile, contraddistinto da una forma a sfera, da tre oblò, da una telecamera, da un visore ottico orientabile manualmente, da una sofisticata strumentazione necessaria alla rilevazione della temperatura e della pressione, da un portellone e da un sedile eiettabile. L’astronauta era lì. Il secondo era dotato di 16 serbatoi contenenti ossigeno ed azoto.
Storica fu la frase del cosmonauta sovietico a inizio del decollo per il volo spaziale: поехали! (poechali – andiamo!). La navicella eseguì un’orbita completa ellittica intorno alla Terra: l’altitudine massima raggiunta fu di 302 chilometri, mentre la minima fu di 175 chilometri, volando a una velocità di 27.400 chilometri orari.
Il volo: conclusione della prima missione dell’uomo nello spazio
In piena missione, l’aviatore sovietico disse nello spazio la storica frase “da quassù la Terra è bellissima, senza frontiere né confini. Che meraviglia! È incredibile“.
Il volo si concluse dopo 88 minuti alle ore 9:55 di Mosca in un campo vicino alla città di Takhtarova, leggermente più a ovest in raffronto a quanto pianificato. La navicella spaziale era stata guidata da un computer controllato dalla base sovietica.
Quella di Jurij Gagarin fu un’impresa storica che ebbe un’eco importante in ambito internazionale, essendo a 27 anni il primo uomo della storia a volare nello spazio, orbitando attorno alla Terra.
Ricevette molte onorificenze, fra cui l’assegnazione dell’Ordine di Lenin, conferitagli da Nikita Khruščёv, e il battesimo dell’asteroide 1772 Gagarin, denominato in questo modo in suo onore.