Boom tatuatori: un business che impiega 4 mila figure in Italia. Se state cercando lavoro e il disegno è la vostra passione potete iscrivervi a un corso specializzato o portare il vostro curriculum nei negozi di tatuaggi.
Il boom tatuatori dimostra che si tratta di un lavoro serio. Pensate che fare i tatuaggi sia poco più di un giochino? Vi sbagliate di grosso. Infatti quello del tatuatore è un mestiere a tutti gli effetti in cui l’italia occupa oltre 4mila figure.
Si tratta prevalentemente di persone che peraltro sono qualificate e che in molti casi aprono un’attività propria, anche con un ritorno in termini economici davvero importante. Agli osservatori meno attenti il fenomeno può apparire come l’imitazione dei personaggi famosi, dei calciatori, dei rapper, degli influencer, che mettono in mostra un numero sempre crescente di tatuaggi.
Oggi peraltro si tende a preferire il tatuaggio molto elaborato: una vera e propria opera artistica. Il corpo, esattamente come succedeva nella cultura Maori, diventa una specie di libro su cui scrivere la storia della propria esistenza. Il tatuaggio oggi è più di un semplice simbolo e racconta una parte di intimità.
Tatuatori, i numeri della professione
La società IBISWorld, che si occupa di ricerche di mercato, ha stimato in 1,6 miliardi di dollari il fatturato totale statunitense del settore nel 2017. Il Wall Street Journal fa una proiezione ancora più interessante, prevedendo nel decennio prossimo un incremento di quasi 8 punti percentuali.
Provando a paragonare i numeri delle altre categorie troverete difficilmente prospettive così ottimistiche. Tra 18 e 35 anni quasi la metà delle persone ha almeno un tatuaggio. Il 37% ha fatto più di un tatuaggio e il 15% ne ha addirittura tre. La generazione successiva, nella fascia tra 36 e 50 anni, ne ha la metà.
Oltre i 51 anni si stima che solo 5 persone su 100 abbiano un tatuaggio sul proprio corpo. Da queste cifre si evince molto facilmente che si tratta di un vero e proprio boom tatuatori da cogliere al volo per coloro che cercano un’occupazione o che vogliono aprire un negozio di proprietà grazie al quale progettare il futuro e mantenere una famiglia.
Il business della rimozione dei tatuaggi
C’è un altro studio significativo molto importante sul boom tatuatori, che è stato fatto da The American Academy for Dermatologic Surgeryquel. Il calcolo riguarda le persone che non sono contente del tatuaggio e che dichiarano di averlo rimosso.
Nel 2010 sono stati cancellati quasi 700 mila tatuaggi. Questo intervento non è affatto semplice ed è anche molto oneroso. I prezzi variano da 50€ fino a ben 250€ per rimuovere solo un centimetro quadrato di tatuaggio. Per quanto concerne la situazione italiana UnionCamere ha calcolato 300 milioni l’anno di spesa complessiva nel settore.