Il food truck è l’attività di vendita ambulante di cibi pronti con un camioncino. Oggi sta riscuotendo molto successo in Italia ed è perfetto per chi sogna di cambiare vita, stare a contatto con la gente e ama cucinare. Ecco come aprirne uno.
Un camioncino alla conquista del mondo
Il food truck (letteralmente, camion di cibo) è una sorta di ristorante su 4 ruote che attualmente sta riscuotendo un grande successo in tutto il mondo. È nato negli Stati Uniti per rispondere alla crisi degli affitti dei locali, sempre più onerosi nelle grandi città, proponendo hamburger e street food di alto livello. Da alcuni anni la moda si è diffusa in Italia, dove i camioncini servono anche specialità regionali, etniche e pizza. Chi ama cucinare, sogna di cambiare vita e lavorare all’aperto a contatto con la gente, può aprirne uno con un investimento moderato. Serve un po’ di pazienza perché la burocrazia italiana è un po’ lunga.
Requisiti e autorizzazioni per aprire un food truck
Per aprire un food truck non è più richiesta l’iscrizione al Registro Esercenti il Commercio, ma è necessario possedere almeno uno dei seguenti requisiti:
– conseguimento dell’attestato di frequenza di un corso professionale riconosciuto per somministrare alimenti e bevande oppure di un diploma di scuola superiore o di laurea attinente al settore;
– esercizio di un’attività analoga come titolare, socio o dipendente per almeno 2 anni negli ultimi 5.Si deve poi consultare il Bollettino Ufficiale Regionale, che ogni 6 mesi – tra marzo e ottobre – elenca i posti disponibili in ogni Comune. Ci sono 30 giorni di tempo per richiedere al proprio la licenza per esercitare il commercio ambulante con posteggio fisso (autorizzazione A) o in forma itinerante (B) nelle aree pubbliche.
Primi passi per avviare un food truck
Ottenuta l’autorizzazione, per avviare un food truck ci si troverà a confrontarsi con 3 questioni cruciali: la scelta del cibo, del camion e l’investimento economico.
Nel mondo della ristorazione la concorrenza è agguerrita, pertanto è bene scegliere con attenzione i prodotti da proporre ai clienti, che devono essere speciali, ben cucinati, economici ma della stessa qualità dei ristoranti.
In base a ciò, si valuterà se serviranno determinate attrezzature o strutture e il tipo di camion. Si potrà optare per un’Ape o un Porter Piaggio oppure per un furgone più grande, a seconda dello spazio di cui si avrà bisogno e delle percorrenze. Per partire sarà necessario un investimento di circa 30 mila euro per il veicolo, a cui si dovranno aggiungere i costi per il materiale di lavoro (padelle, piatti, ecc.) e per la pubblicità, nonché le eventuali “entry fee” per partecipare agli eventi.