St Patrick’s Day: perchè non trasferirsi per lavoro in Irlanda?

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L’Irlanda non è solo terra di storie antiche e di leggende. L’imminente festa di San Patrizio, che non solo in Irlanda ma ormai un po’ in tutto il mondo celebra il Patrono della ‘Terra di smeraldo’, è l’occasione per gettare uno sguardo sulle possibilità offerte da questa meravigliosa terra.

L’Irlanda cresce oggi a ritmi paragonabili solo ai tassi di crescita delle ‘tigri asiatiche’ e degli Usa, tanto da essere ribattezzata a sua volta come la tigre celtica. Livelli di crescita decisamente superiori alla media degli altri Paesi europei, con un pil cresciuto nel 2016 di oltre il 2% dopo il boom del 2015 e con una tassazione ben più inferiore a quella applicata dagli altri Stati.
La vitalità di questo Paese è sotto gli occhi di tutti: nel 2008 a seguito dello scoppio di una pesante bolla immobiliare, l’Irlanda rischiò il tracollo del suo sistema bancario, ma nel giro di pochi anni ha rimesso in piedi una delle più interessanti economie dell’area Euro. La ricetta è senz’altro legata ad una politica liberista in materia fiscale, che ha favorito il trasferimento in Irlanda di numerose società straniere – statunitensi in particolare – che hanno contribuito a rinforzare i fondamentali economici del Paese. Da questo punto di vista, rappresenta un modello di gestione della crisi che ha puntato sulla crescita favorendo l’ingresso di capitali esteri.

Le opportunità per chi cerca lavoro

Oggi l’Irlanda, oltre ad essere ‘importatrice attiva’ di multinazionali che trasferiscono nel Paese le loro sedi fiscali, favorite da una bassa aliquota (il 12,5% contro più del 27% che è invece la media europea) è anche attrattiva per risorse umane e professionalità che giungono da altri Paesi, Italia compresa. Si stima in tal senso, che le presenze di lavoratori provenienti dal Belpaese si attestino attorno alle 20 mila unità.
Uno dei principali settori in crescita e canalizzatore di opportunità lavorative, è il settore dell’information Tecnology. Dopo il trasferimento delle sedi europee di molti giganti del comparto, come Google ed Apple solo per fare due esempi illustri, la richiesta di risorse è aumentata a dismisura con la creazione di posti di lavoro, caratterizzati mediamente da trattamenti retributivi decisamente più elevati rispetto a quelli percepiti nei Paesi d’origine. Si è diffusa anche in terra d’Irlanda, un modello importato dalle realtà d’oltreoceano, dove il merito e il possesso di competenze sovrastano i titoli o gli altri parametri di selezione adottati in Italia.
Ma l’Irlanda è opportunità lavorativa anche per coloro che vogliono avviare un’attività. Come detto, la tassazione rappresenta un incentivo di notevole interesse, soprattutto per chi è abituato a confrontarsi quotidianamente con la morsa di un fisco che non accenna a diminuire. Nel caso di business innovativi fra l’altro, la tassazione può essere azzerata per i primi tre anni di attività, nel caso in cui i redditi prodotti non superino i 40 mila euro.
Con il valore aggiunto di un sistema burocratico decisamente più snello rispetto a quello italiano, l’Irlanda si candida da tempo ormai, ad essere lo sbocco ideale per chi ha voglia di investire sul proprio domani, senza rinunciare a vivere in un ‘belpaese’.