Spread e mutui, niente paura. Ecco perché
Volete chiedere un prestito alla banca ma non sapete quale sia il momento giusto? Dovete conoscere il rapporto tra spread e mutui per comprendere l’andamento dei costi dei finanziamenti, così da beneficiare dei cali di costo.
Spesso leggete sui giornali dello spread sui titoli di Stato che si alza in maniera repentina e sostenuta. All’inizio di maggio il differenziale sul rendimento tra i buoni del Tesoro italiani e tedeschi a 10 anni era di 120 punti, poi ha raggiunto i 300 punti per tornare a scendere.
Il timore per i mutui in corso, oltre che per quelli da richiedere, è parzialmente giustificato. Sul breve periodo il rapporto tra spread e mutui non può influire sul costo e quindi sulle rate da rimborsare, mentre se la situazione si protrae per più di qualche mese, allora notate la differenza di spesa.
I tassi fissi e variabili praticati tengono già conto delle possibili variazioni dello spread.
Spread e mutui: variazioni sui costi dei prestiti
Se da un lato gli istituti di credito cercano di tutelarsi al meglio sull’andamento del mercato, il rapporto tra spread e mutui può causare brutte sorprese ai risparmiatori. Le conseguenze dell’aumento dei tassi del mercato interbancario non dipendono dalla vostra banca, quindi le variazioni applicate derivano esclusivamente dal mercato.
Per il tasso fisso si usano gli indici Eurirs e il valore contenuto del contratto si riferisce al giorno in cui si firma. Il tasso variabile si riferisce invece agli indici Euribor. Le tensioni finanziarie in un periodo breve portano benefici a chi deve stipulare un nuovo mutuo, mentre per i contratti in corso non ci sono variazioni.
L’innalzamento dello spread
Perché l’aumento dello spread non è sempre un pericolo? Al ridursi degli indici Eurirs si allontana il rischio di salita degli indici Euribor. Questi ultimi sono legati ai tempi dei rialzi dei tassi da parte della Banca Centrale Europea e questo significa che la turbolenza dei mercati rimanda la stretta monetaria.
Insomma spread e mutui vi possono portare belle sorprese o la mancanza di variazioni sui contratti che avete stipulato. In questo momento i prestiti a tasso variabile traggono vantaggio dall’Euribor negativo.
I vantaggi del tasso fisso
Se i finanziamenti a tasso variabile possono essere più vantaggiosi con le tensioni finanziarie, non è detto che non lo siano anche quelli a tasso fisso. In questi casi si opera con gli indici Eurirs che seguono i Bund tedeschi. Le tensioni dei mercati portano ad aumentare gli acquisti da parte degli investitori perché si abbassano i prezzi dei titoli di Stato della Germania, così da ridimensionare il differenziale tra il valore dei buoni italiani e quelli tedeschi. Il rapporto tra spread e mutui diventa positivo.