L’anno sabbatico è un periodo molto importante per le persone, perché spesso aiuta a prendere le decisioni fondamentali per la propria vita. Solitamente si inizia a viaggiare per mettersi in gioco e comprendersi. Ma se si lavora, come si fa?
Il Gap Year
L’anno sabbatico è costituito da un periodo di circa dodici mesi trascorso a capire cosa si vuole fare da grandi. La scelta più comune è quella di viaggiare intorno al mondo, adattandosi alle più diverse condizioni e cercando di conoscere persone e culture nuove. Questa attività porta a capire meglio le proprie aspirazioni e a individuare i propri limiti. Ci si mette in gioco. Il Gap Year ha questo unico scopo ed è sempre efficace, perché al termine dell’anno trascorso in libertà, si ha una visione chiara della vita.
Il viaggio
La scelta più condivisa sul modo di spendere l’anno sabbatico è il viaggio. Mentre si visitano aree sconosciute, si parla con gente di tutti i tipi, si vivono esperienze uniche, si percorre un lungo tragitto al proprio interno. L’esplorazione del mondo coincide con la scoperta del modo di essere. Si intraprende un cambiamento e soprattutto si decide cosa si vuol fare nella vita. Chi usa il Gap Year riesce davvero a dare una svolta, ma normalmente chi approfitta di questa opportunità è molto giovane e lo fa prima di iniziare un nuovo capitolo della vita.
L’età per l’anno sabbatico
Non esiste un’età precisa per prendersi dodici mesi di libertà, ma solitamente chi decide di sfruttare questa occasione ha tra i 19 e i 25 anni. Infatti i due momenti in cui generalmente le persone decidono di partire sono appena conclusi gli studi alla scuola superiore o al termine dei corsi universitari. La scelta dell’università o di un lavoro sono decisioni fondamentali e vanno ponderate bene, per questo il viaggio aiuta. L’ideale è usare il Gap Year prima di cominciare la propria carriera professionale.
Il Gap Year e il lavoro
Potrebbe capitare di non sfruttare l’occasione nei due momenti classici della vita, ma di voler avere l’anno sabbatico quando già si lavora. Non c’è nessun divieto, ma naturalmente ci sono rischi e responsabilità da considerare, a partire dall’ottenimento di un permesso da proprio capo. Ci può essere la soluzione delle dimissioni, ma in questo caso potrebbe essere difficile trovare un’altra occupazione al termine del Gap Year. Allora come si può fare per dirlo al proprio capo?
L’aspettativa
L’alternativa più valida alle dimissioni, per prendersi un anno sabbatico, è la richiesta dell’aspettativa. Certamente bisogna avere una forte motivazione e valutare le condizioni dell’azienda al momento, ma così si evita di perdere il posto e di poter avere un anno da sfruttare per operare scelte fondamentali per la propria vita. Spiegare al capo che tale periodo tornerà utile all’impresa perché si ritorna pieni di nuove energie da spendere è una buona idea.