Scopri quali sono le migliori aziende in Italia per cui lavorare
La ricerca sulle migliori aziende per cui lavorare in Italia
Siete soddisfatti del vostro lavoro? L’impresa in cui siete impiegati vi ispira fiducia? Questi elementi contribuiscono ad aumentare la produttività e quindi il fatturato, che cresce mediamente del 26%. Secondo lo studio effettuato da Great Place to Work Italia, un’azienda attiva nell’analisi del clima tra i lavoratori all’interno dei vari ambienti professionali, ci sono aziende capaci di supportare i propri collaboratori. Dopo aver sondato 164 mila persone, l’ente di ricerca ha stilato il ranking 2022. Il primo dato a emergere è l’incremento del 2% relativo alla fiducia dei lavoratori, che raggiunge così l’89%, superiore alla media europea. L’Italia segue la Danimarca ed è a pari merito con Belgio e Finlandia.
Le imprese in cui si lavora meglio
Sapete in quali imprese i lavoratori sono più contenti? Tra le imprese con più di 500 dipendenti spicca il gruppo alberghiero Hilton, ma ci sono anche l’industria della tecnologia dell’informazione Salesforce e uno dei leader dei servizi finanziari, American Express. Tra le aziende con un numero di dipendenti tra 150 e 499, a dominare è Bending Spoons. La terza posizione va a Unox Spa, industria manifatturiera. Nella sezione delle ditte con un numero di dipendenti compreso tra 50 e 149, ci sono Biogen Italia, attiva nelle biotecnologie e nella farmaceutica, Reverse, operante nei servizi professionali, e Skylabs, altra impresa di information technology. Nel segmento delle aziende con una quantità di addetti compresa tra tra 10 e 49 unità emergono una realtà dei servizi professionali, Accuracy, e due ditte IT, Systematika Distribution e Cleafy.
Le altre imprese italiane
E la vostra azienda riscuote successo tra gli addetti? Le aziende citate sono ottimi lidi di approdo per i lavoratori, ma le altre imprese si distanziano molto dalle eccellenze. La John Hopkins University ha intervistato 2 mila collaboratori. Il riconoscimento dei benefit trova la soddisfazione dell’83% degli intervistati nelle aziende ai primi posti del ranking, mentre per le altre il dato si ferma al 33%. Il work-life balance è dell’86% per le ditte migliori, ma si ferma al 44% per le altre. Riguardo alla meritocrazia, la risposta positiva arriva dal 79% degli intervistati per le eccellenze, ma nel resto della classifica si arriva al 41%. La fiducia dei collaboratori è al 52%, ovvero 6 punti percentuali sotto la media europea.