Quattro, Sei o Otto? Qual è l’orario migliore di lavoro per essere più produttivi?

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Negli ultimi decenni, si sono riscontrate molte pressioni sociali per spingere i dipendenti a lavorare più a lungo. La produttività, però, sembra essere inversamente proporzionale alla durata dell’orario di lavoro. Un esperimento svedese ha dimostrato che l’orario di lavoro perfetto è di sei ore. Scopriamo qui di seguito perché.

– L’esperimento compiuto in Svezia

Nel 2015 nella città di Göteborg, in Svezia, è iniziata un’esperienza incredibile che ha ridotto per 24 mesi la durata dell’orario di lavoro a sei ore, lasciando lo stipendio inalterato. Potendo stare meno in ufficio senza decurtazioni dal salario, i lavoratori ne sono stati di certo felici, ma quello che sorprende è che anche gli imprenditori sono rimasti soddisfatti! A due anni dall’inizio dell’esperimento, è emerso infatti che ridurre il numero di ore di lavoro quotidiane ha avuto un impatto positivo sul rendimento delle imprese. I dipendenti hanno lavorato in modo più efficiente, e si sono riscontrati meno casi di malattia. La produttività dei lavoratori è aumentata vertiginosamente, registrando un incremento di oltre l’85% nel numero di attività eseguite con successo dai dipendenti. Un risultato tanto positivo quanto inaspettato!

– Perché lavorare meno rende di più

Dall’esperienza svedese, risulta chiaro che l’orario lavorativo ideale per accontentare sia i dipendenti che i datori di lavoro è di sei ore. Ma perché il rendimento è aumentato, nonostante la riduzione dell’orario? La ragione è il maggior livello di energia dei lavoratori. Molti dipendenti sottoposti all’esperimento dichiarano che lavorare meno ha aumentato la loro produttività, perché sono meno oberati dagli incarichi, sono meno stanchi, e hanno maggiori energie da concentrare sul lavoro. Infatti, lavorando a tempo pieno per otto ore consecutive, spesso il rendimento professionale cala nelle ultime ore, a causa della spossatezza e del crollo dell’attenzione. La maggiore energia ha permesso ai dipendenti svedesi di essere più vigili e attivi durante l’orario di lavoro, e quindi di rendere di più. Inoltre, il tempo extra disponibile per stare con la famiglia ha reso tutti più felici.

– I benefici dell’orario di lavoro ridotto

Questi dati dovrebbero far riflettere i datori di lavoro di tutto il mondo. Se da una parte le aziende spingono per allungare l’orario di lavoro, e non sembrano accontentarsi neanche del tetto delle otto ore, i dati registrati sulla produttività vanno nella direzione opposta. L’innovazione dell’orario di lavoro ridotto a sei ore giornaliere ha mostrato in Svezia risultati così positivi che non possono essere ignorati. Nell’attesa che anche in Italia vengano adottate politiche simili, non possiamo che augurarci una redistribuzione più equa fra carico di lavoro e qualità della vita.