Quante ore dobbiamo lavorare per comprare un iPhone?

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Uno studio pubblicato recentemente dall’ente svizzero UBS mostra risultati sorprendenti quando si tratta di capire quante ore di lavoro dobbiamo dedicare per comprare determinati prodotti disponibili in tutto il mondo. Così hanno intitolato il lavoro “Prezzi e salari 2015” che parte da una premessa fondamentale: “Guadagno abbastanza per condurre la vita che voglio?”.

Nell’articolo sono incluse niente meno che 71 città del mondo. Si analizza dettagliatamente uno degli oggetti più richiesti a livello planetario: l’iPhone 6 da 16gb. Non è un caso quello di prendere come riferimento determinati prodotti per stilare statistiche simili. Per esempio, uno dei metodi utilizzati dalla banca di investimenti svizzera per stabilire le città più care e più economiche del mondo è chiamato “Indice Big Mac” della prestigiosa rivista The Economist.

Nel caso dell’iPhone, i tecnici hanno confrontato le condizioni di questo prodotto in ogni luogo, perché è disponibile nella maggioranza delle grandi capitali. In Spagna, questo prodotto costa tra i 619 (il normal) e i 689 euro (il Plus).

Il primo risultato è sorprendente: un madrileno deve dedicare 60,5 ore di lavoro per comprarlo, mentre un catalano avrà bisogno di 59,1 ore. Ma se si confronta con Zurigo, la differenza è abissale. Chi risiede lì avrà bisogno di meno di un giorno (nello specifico, 20,6 ore) per comprare l’ultimo modello di cellulare della Apple.

Per acquistare questo dispositivo, un newyorkese ha bisogno dell’equivalente dello stipendio di 24 ore di lavoro. I residenti di altre città analizzate mostrano un potere di acquisto molto inferiore. A Kiev servono 627 ore, a Yakarta 468 e a El Cairo, 353. La spiegazione è abbastanza semplice. Secondo UBS tutto dipende dal potere d’acquisto della gente. Questo si traduce principalmente in stipendi.

Zurigo, Ginevra e Lussemburgo, tre delle città i cui abitanti hanno più facilità a comprarsi un iPhone, mostrano condizioni e costo della vita molto più favorevoli del resto delle città analizzate. I suoi abitanti ricevono stipendi lordi che sono, in media, 19 volte superiori agli stipendi dei lavoratori con salari più bassi (quelli di Kiev, Yakarta e Nairobi). Gli spagnoli occupano il 30esimo posto della classificazione degli stipendi delle 71 città analizzate, Madrid al 31esimo.

Ma lo studio non si ferma solo qui. Analizza anche i prodotti di prima necessità, come gli alimenti. Qui stabilire una relazione diretta è più complicato, perché la qualità e le caratteristiche degli stessi variano troppo tra le città. Malgrado tutto, serve come buon riferimento per valutare il nostro reale potere d’acquisto, nel rapporto diretto tra entrate (stipendi) – spese (acquisto di prodotti).

Su questa linea, UBS ha preso come riferimento un paniere della spesa specifico, che include 39 articoli “il minimo comparabile” per fare il confronto. Una delle sue conclusioni più interessanti è che il prezzo medio di questo paniere è di 400 dollari (circa 355 euro). Gli abitanti di Zurigo pagano più di tutti: 738 dollari (656 euro). Questi pagano fino a 4,5 volte di più per lo stesso carrello della spesa rispetto agli abitanti di Kiev. A Madrid servono 315 dollari (280 euro) e a Barcellona 350 dollari (311 euro). In entrambi i casi, un prezzo inferiore alla media mondiale.

Per comparare un Big Mac, i madrileni devono lavorare 19 minuti, e i catalani 21. Un abitante di Nairobi ha bisogno di 173 minuti! A Hong Kong vivono coloro che devono lavorare di meno per pagarlo: appena 9 minuti. Il posto del mondo dove serve meno tempo di lavoro per comprare un kilo di pane è Zurigo (5 minuti). A Madrid ne servono 13, a Barcellona, 14.

Concludiamo con un dato curioso: per comprare un kilo di riso a Kiev servono 44 minuti di lavoro. A Ginevra, appena 4.