Qualità della vita in Italia, la classifica de Il Sole 24 Ore
Come ogni anno viene pubblicata da Il Sole 24 Ore l’indagine sulla qualità della vita in Italia, giunta alla sua diciannovesima edizione, curata dal Dipartimento di statistiche economiche dell’Università La Sapienza di Roma, con il supporto di Cattolica Assicurazioni.
Il quadro sulla qualità della vita nelle province italiane ha evidenziato una situazione scarsa o insufficiente per il 58% degli italiani, soprattutto nel centro sud, mentre in 56 province su 110 la qualità è buona o accettabile.
Belluno è la provincia italiana dove la qualità della vita è più alta: la crescita dal quarto posto del 2017 è merito soprattutto del secondo posto in giustizia e sicurezza; del terzo posto nel settore ricchezza e consumi; della quinta posizione per demografia e società. Belluno inoltre è primatista in Italia per il minor numero di rapine in rapporto alla popolazione ed è seconda per il basso valore dei protesti pro capite, mentre il tasso di occupazione dei suoi abitanti la pone al terzo posto in Italia.
Dov’è in Italia la miglior qualità della vita?
Il contrasto tra il settentrione e il meridione anche quest’anno è molto accentuata: infatti i primi sette posti della classifica 2017 sono occupati da province alpine: da Belluno, prima in classifica, passando per Aosta, Sondrio, Bolzano, Trento e Trieste, per arrivare al Verbano-Cusio-Ossola; tutte, inoltre, tranne Aosta e Trento, hanno migliorato il piazzamento dello scorso anno.
Campania e Puglia riempiono la classifica degli ultimi posti in graduatoria occupando otto degli ultimi dieci posti: Caserta è la maglia nera 2017, con Taranto e Reggio Calabria appena sopra. Il divario tra Nord e Sud Italia si sta però ampliando: la prima provincia del Sud Italia in classifica è Oristano, che occupa infatti soltanto il 52° posto.
La qualità della vita scende nelle grandi città
La classifica della qualità della vita in Italia mostra un calo generale delle grandi città. Milano perde infatti terreno su ambiente e servizi e finisce addirittura all’ultimo posto per giustizia e sicurezza. Roma arretra negli indicatori economici, perde il primato in cultura e tempo libero e resta al penultimo posto per l’ordine pubblico.
La provincia più migliorata del 2017 è risultata Ascoli Piceno che ha recuperato 27 posizioni, passando dal 42° al 15° posto. In crescita anche Crotone che passa dal 106° posto all’85esimo, Pescara, che guadagna 19 posizioni e Treviso che scala 18 posti in classifica.
Crollo della qualità della vita in Liguria dove Savona perde 34 posizioni (dal 24° al 58° posto) e Genova passa dal 21° al 48° posto (-27); gli fa compagnia Massa Carrara che scende dal 49° al 72° posto perdendo 23 posizioni.
La classifica completa della qualità della vita nelle province italiane, con gli indicatori specifici (ricchezza e consumi, lavoro e innovazione, ambiente e servizi, demografia e società, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero) è consultabile online.