Pro e contro del lavorare in una piccola azienda

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La nostra carriera lavorativa è costellata, lungo tutto il percorso, da diverse dicotomie e enigmi. In alcuni casi, solo dopo aver verificato le diverse opzioni, saremo in grado di arrivare ad una conclusione valida. Una delle domande, ad esempio, riguarda se è meglio lavorare in una grande azienda (ad esempio una multinazionale) o in una piccola realtà (ad esempio un’impresa famigliare). Proviamo ad analizzare i pro e i contro del lavorare in una piccola azienda.

Vantaggi

Tra i pro che si possono individuare nel lavorare in una piccola azienda c’è, prima di tutto, la facilità di comunicazione con i capi. Se lavorassi in una multinazionale, sarebbe impossibile arrivare fino all’amministratore delegato dell’azienda; in un’impresa famigliare è molto più semplice parlare in maniera diretta con i titolari. Inoltre, i capi conoscono perfettamente tutti i dipendenti, nel bene e nel male, e conoscono i loro problemi e le loro necessità.

Un altro dei vantaggi è la vicinanza con i colleghi di lavoro, che si conoscono tutti.

Tutto ciò può generare un sentimento di attaccamento all’azienda che rende i dipendenti più volenterosi e più attaccati al lavoro.

Svantaggi

Continuiamo con la lista dei pro e contro del lavorare in una piccola impresa. Ora è il turno dei contro. Può succedere che le piccole aziende abbiano una solidità minore e possano offrire meno garanzie.

Per quanto riguarda il riconoscimento esterno, sicuramente il tuo ruolo sarà meno riconosciuto se l’azienda non è nota, cosa che potrebbe non agevolare la ricerca di un nuovo lavoro, se necessario.

L’ambiente famigliare a cui alludevamo prima può essere un’arma a doppio taglio dato che l’eccesso di confidenza può portare ad approfittarsi dei lavoratori, approfittandosi della loro disponibilità, a livello di orari e condizioni.

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