Come diventare portiere di condominio

Lo incontriamo all’uscita e al rientro a casa. Si occupa di giardini e aiuole, smista la posta, a volte ci aiuta a portare la spesa, lo chiamiamo se qualcosa a casa non funziona. Lo consideriamo l’anima buona di ogni condominio. Il suo mestiere è quello di portiere di condominio.

Ma quali sono precisamente i loro doveri e come si può intraprendere questa professione?

Portiere di condominio, più gentilezza che titolo di studio

Il portiere di condominio deve essere una persona accogliente, paziente, disponibile e gentile. Deve essere capace di fare piccoli lavori di manutenzione presso il condominio, eseguire piccole riparazioni e pulire gli spazi comuni. A volte potrebbe anche dover svolgere anche i lavori legati alla contabilità, per cui un diploma o un corso su questi temi sono il vantaggio.

Comunque per questo mestiere sono spesso o quasi sempre più importanti gli aspetti caratteriali della persona e la sua disponibilità che titoli di studio.

Portiere di condominio: lavoro in via d’estinzione?

Quello di portiere di condominio a volte è descritto come un mestiere in via d’estinzione. È vero che oggi si incontrano meno custodi rispetto agli anni precedenti, soprattutto nei quartieri dormitorio delle grandi città, ma i portieri di condominio rimangono indispensabili presso le nuove strutture, soprattutto quelle di lusso o comunque i palazzi storici o esclusivi, oppure, insieme alle guardie giurate, le reception delle grandi aziende.

Portiere di condominio, stipendio e tutela

Di solito il loro stipendio si aggira attorno ai 1.100 euro mensili. Le ore lavorative sono nella fascia oraria tra le 7 e le 20, dal lunedì al venerdì. I diritti sono descritti precisamente nel contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti da proprietari di fabbricati.

È importante ribadire che i lavori extra di servizio o assistenza che il portiere di condominio può svolgere se richiesto dagli inquilini, non sono considerati come attività lavorative.