L’ultima relazione di Bankitalia prevede un Pil dimezzato nei prossimi 40 anni se l’Italia chiuderà le porte agli immigrati. Anzi, in futuro non basteranno nemmeno a compensare l’invecchiamento dei lavoratori nazionali.
La delicata questione dei migranti continua a dividere la politica e l’opinione pubblica. Sono un costo? Rubano il lavoro? A schierarsi contro le tesi del Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, c’è il presidente dell’Inps, Tito Boeri. A suo avviso i migranti sono importanti non solo per la sostenibilità delle pensioni, ma perché arricchiscono il Paese.
La pensa così anche Bankitalia. Stando all’ultima relazione, firmata da Federico Barbiellini Amidei, Matteo Gomellini e Paolo Piselli, gli stranieri creano ricchezza. Gli economisti hanno fatto luce sull’importanza della demografia per la crescita del Paese.
Dato il trend negativo delle nascite, il flusso migratorio avrà un’importanza strategica in futuro per bilanciare la situazione. In un’Italia senza migranti ci aspetta un Pil dimezzato in 40 anni.
Perché l’immigrazione può salvare un Paese che invecchia
Il Pil dimezzato non è l’unico rischio che il Belpaese corre in futuro. Lo scenario è drammatico anche sul fronte delle pensioni, perché la popolazione continua a invecchiare. Nel 2041 i non lavoratori italiani supereranno i lavoratori, oltre il picco storico dei primi del ‘900. Ma se allora il saldo negativo era causato dal peso dei bambini, tra due decenni sarà generato dagli anziani.
Secondo l’Osservatorio di Bankitalia, nell’ultimo decennio, gli immigrati sono cresciuti di 1,8 milioni, arrivando a 5 milioni nel 2017. Quasi l’80% è in età lavorativa (15-64 anni), mentre lo è solo il 63% degli italiani. Nel 2061 il 25% della popolazione in età da lavoro sarà straniera. Rinunciando a essa, si avrà un crollo dal 55% al 40% di lavoratori totali.
Già oggi le conseguenze dell’invecchiamento avrebbero potuto essere più pesanti senza gli immigrati. Tra il 2001 e il 2011 si sarebbe registrata una crescita del -4,4%, mentre è stata del +2,3%. Tra il 2011 e il 2016 l’aumento demografico è stato del -2,8%, senza stranieri sarebbe crollato al -6,1%.
Senza immigrati rischio Pil dimezzato entro 40 anni
L’ostacolo all’immigrazione potrebbe mettere a rischio l’economia italiana già nel 2041, anno in cui Bankitalia prevede una crescita negativa. Secondo gli economisti, per avere un Pil dimezzato basterebbe azzerare il flusso migratorio e ipotizzare che gli stranieri residenti fino al 2016 avessero una fertilità identica a quella degli italiani.
Per bilanciare un calo demografico del genere, la produttività dovrebbe aumentare dello 0,64% ogni anno. “Sarebbe il doppio della crescita normale attesa e richiederebbe uno sforzo notevole per invertire il trend declinante da almeno due decenni” concludono gli economisti.