Permessi studio: cosa c’è da sapere

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Studiare e contemporaneamente lavorare è sinonimo di maturità perché consente di guadagnare e arricchire il bagaglio culturale. Tuttavia ci sono 3 cose da sapere sui permessi di studio per riuscire a vivere al meglio questa esperienza.

 

3 cose da sapere sui permessi di studio

In Italia lavorare e portare avanti gli studi universitari è complesso. L’impegno quotidiano è davvero rilevante ma ci sono delle opportunità utili per gestire il tutto nel migliore dei modi. In particolare, prima di lanciarvi in questa vera e propria avventura, ci sono tre cose da sapere sui permessi di studio che lo Stato italiano mette a disposizione degli studenti – lavoratori.

 

 

I diritti degli studenti lavoratori

Il primo aspetto dei permessi di studio riguarda la regolamentazione. Nello specifico, la legge n. 300 del 20 maggio 1970 dello Statuto dei lavoratori definisce le caratteristiche principali dei permessi di lavoro e riconosce una serie di diritti di agevolazioni per quanti tentano di portare avanti una proficua carriera studentesca e lavorare magari scegliendo alcune delle occupazioni che saranno maggiormente richieste nei prossimi anni. Si parla di permessi retribuiti che consentono agli studenti lavoratori di avere a disposizione anche il tempo utile per non abbandonare il percorso scolastico con l’obiettivo di garantirsi delle prospettive future migliori.

 

Le principali limitazioni contrattuali

Nonostante i permessi di studio siano previsti nello Statuto dei lavoratori non sempre è possibile attivare questa opportunità. Ci sono nello specifico dei contratti a tempo determinato che non prevedono alcun beneficio e questo significa penalizzare fortemente gli studenti . lavoratori. Dunque, se state pensando di intraprendere questo genere di scenario dovete analizzare il contratto che vi stanno proponendo perché potrebbero esserci limitazioni e vincoli che non vi consentiranno di proseguire nell’attività universitaria. Inoltre, le normative permettono variazioni regionali e quindi esistono regolamentazioni specifiche locali che differiscono da quelle nazionali. Il consiglio è di informarvi e studiare lo scenario per evitare brutte sorprese.

 

Caratteristiche del contratto

Secondo quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale uno studente lavoratore dispone di un determinato quantitativo di ore di permesso di studio. In linea generale la soglia è fissata a una quota di 150 ore ma ciò non toglie che possono esserci delle variazioni e delle differenze a livello locale. Se quindi state pensando di lavorare e contemporaneamente portare avanti gli studi valutate nel merito e caratteristiche del contratto e cercate di gestire nel migliore dei modi possibili e il tempo. Potrete riuscire in questa esperienza a patto di trovare il giusto equilibrio tra l’impegno lavorativo e quello studentesco.

 

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