Perdere il lavoro può essere un dramma sociale e familiare. Anche trovandovi improvvisamente costretti a ripartire da zero non dovete comunque scoraggiarvi. Ricostruire un futuro è sempre possibile.
Perdere il lavoro per un licenziamento individuale o collettivo
Se avete sperimentato almeno una volta nella vita cosa significa perdere il lavoro sapete benissimo che si tratta di un momento che cela numerosi rischi di tenuta psicologica. I casi principali che portano al licenziamento sono essenzialmente due: la cessazione del rapporto per una procedura collettiva oppure un provvedimento individuale.
Nella seconda ipotesi può trattarsi sia di una motivazione inerente al calo di lavoro sia di una pratica sanzionatoria per un vostro comportamento gravemente scorretto. Per quanto concerne i licenziamenti collettivi l’idea di non essere il motivo diretto del licenziamento può rappresentare un sollievo.
Vedere gli altri colleghi nella medesima condizione può perfino essere d’aiuto per affrontare il dramma supportandosi a vicenda. L’importante è sempre non chiudersi in se stessi, rischiando così di avvitarsi in una dinamica di incertezza e di dubbi.
Se invece siete stati oggetto di un licenziamento individuale con giusta causa la questione è molto più complessa. Perdere il lavoro perché l’avete combinata grossa non è certamente una cosa di cui vantarsi. Ovviamente nel caso in cui l’accusa risulti infondata avrete tutto il diritto di dimostrare nelle sedi opportune che il vostro comportamento è sempre stato corretto . Il solo pensiero di dover affrontare un percorso legale tuttavia può essere motivo d’ansia, anche se sapete di avere ragione.
Le quattro regole per ripartire
Luigi Ballerini ha raccolto in un volume intitolato I 120 giorni che ti cambiano la vita, edito da Rizzoli, quattro regole fondamentali per provare a ripartire da zero. Perdere il lavoro può perfino rappresentare un’opportunità di carriera, magari perché trovate un’occupazione più adatta alle vostre conoscenze e competenze.
Però dovete rispettare questi quattro principi basilari. La prima cosa è la cura di sé. Perdere il lavoro vuol dire che dovrete ben presto affrontare una lunga serie di colloqui. Perciò dovrete apparire da subito ordinati e professionali. La seconda cosa da fare è riconoscere gli amici, cercando di circondarsi di persone positive e propositive che sappiano stimolarvi a ripartire.
La terza regola è l’umiltà. Chi vi assumerà non vuole sapere che siete i più bravi ma vuole vedere, vuole capire e vuole provare a fidarsi mettendovi alla prova. Infine non vi dovrete vergognare a chiedere aiuto per uscire dal tunnel.