“Perchè vuole cambiare lavoro”: consigli su come rispondere
Come rispondere alla domanda durante il colloquio di lavoro “perché vuole cambiare lavoro?”
Sono diverse le domande che solitamente vengono poste ad un candidato durante il temuto colloquio di lavoro e tra di queste quasi sempre ce n’è una che fa riferimento alla motivazione per cui stai cambiando lavoro. Una domanda come un’altra che tuttavia può nascondere delle insidie e spingere il recruiter a farsi un’idea sbagliata delle tue capacità e modo di lavorare. In realtà, questa domanda viene proposta perché si vuole capire che tipo di professionista sei, facendo riferimento ad alcuni valori come l’affidabilità, la capacità di saper far squadra e la fedeltà all’azienda. Inoltre, l’interrogativo è utile per scoprire se effettivamente sei la persona giusta per ricoprire una determinata posizione lavorativa. Questo significa che se vuoi avere chance di ottenere il lavoro devi rispondere correttamente.
Le possibili motivazioni
Per scoprire come rispondere alla domanda durante il colloquio di lavoro “perchè vuoi cambiare lavoro?” è fondamentale partire dalla considerazione che la miglior risposta possibile è senza dubbio la reale motivazione per cui hai deciso di lasciare un vecchio percorso e intraprenderne uno nuovo. Ragionaci prima di presentarti al colloquio per capire quali sono stati i fattori che ti hanno spronato ed elabora in maniera efficace la risposta da dare al recruiter. Ci sono diverse motivazioni tra cui il bisogno di avere una chance per una crescita professionale oppure l’esigenza di ricevere una retribuzione più alta. Tra gli altri fattori ci sono certamente un possibile licenziamento, uscire da un ambiente di lavoro poco funzionale alle tue abitudini e avere magari maggiore flessibilità per gestire eventuali esigenze familiari e così via.
Come rispondere
A prescindere dalla motivazione, per rispondere al meglio a questa domanda devi far leva soprattutto su alcuni aspetti tenendo in considerazione dei semplici ma efficaci suggerimenti. Rispondi in maniera sincera e trasparente perché l’onestà paga e soprattutto le contraddizioni sono sempre dietro l’angolo. Inoltre, focalizzati sulle motivazioni professionali come la possibilità di crescere dal punto di vista culturale, tecnico e della competenza in una specifica materia. Il prossimo datore di lavoro certamente apprezzerà un dipendente che vuole approfondire e dare un contributo all’azienda piuttosto che una persona che arriva in azienda dopo aver magari litigato con il precedente capo. Metti in evidenza le competenze e la capacità di cui sei in possesso, elencando tutti gli aspetti positivi di questa scelta come il rimetterti in gioco, l’essere una persona dinamica e trovare nuovi stimoli. Infine, è importante non fornire troppo i dettagli ed evita di parlare male del precedente ambiente lavorativo.