Perchè mangiare alla scrivania fa male alla salute

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Riuscire a ritagliarsi un po’ di tempo per la pausa pranzo, soprattutto quando i ritmi lavorativi sono particolarmente stressanti, non è semplice. Questo è uno dei motivi per cui moltissimi lavoratori ci rinunciano e preferiscono mangiare qualcosa al volo davanti allo schermo del proprio computer. Niente di più sbagliato.
Scopriamo, quindi, perché è importantissimo evitare questa cattiva abitudine di mangiare alla scrivania.

Mangiare alla scrivania fa male alla salute e fa ingrassare

Esistono diversi studi, condotti anche recentemente, che dimostrano che mangiare davanti allo schermo del computer e non dedicare, anche solo mezz’ora, alla pausa pranzo fa male alla salute ed è antiproducente. I ricercatori hanno indagato sugli effetti dei cali di concentrazione dovuti a tempi prolungati passati a compiere la stessa azione. Cali che non si verificano invece quando il lavoro viene intervallato da brevi pause. Non solo, mangiare alla scrivania porta anche ad ingerire più calorie del dovuto. Si finisce per non rendersi conto di ciò che si porta alla bocca, si mangia molto più velocemente e non ci si sente mai sazi. Questo porta a mangiare di più, a rallentare il processo di metabolizzazione e ad ingrassare più facilmente. Non meno importante l’impatto che tutto ciò ha sull’umore e sullo stato d’animo in generale. Non sono pochi coloro che infatti accusano ansia, stress e malumore. È fondamentale quindi ritagliarsi del tempo per la pausa pranzo al fine di recuperare le energie necessarie e tornare a lavoro più concentrati. Dove pranzare? Dappertutto, purché sia un posto diverso dall’ambiente di lavoro.

Pranzo al sacco in ufficio: cosa prediligere

Il pranzo in ufficio è uno dei crucci maggiori. Esistono moltissime ricette per una pausa pranzo davvero gustosa ma ciò che fa la differenza è la qualità di ciò che si mangia. Un pranzo in ufficio, degno di essere chiamato tale, dovrebbe essere completo e bilanciato, privilegiando la giusta combinazione di frutta, verdura e carboidrati. Addio quindi a pizze, patatine fritte, panini, tramezzini e bevande zuccherate che, oltre ad appesantire e a favorire gli accumuli adiposi, hanno un effetto infiammatorio e causano cali di concentrazione. La pausa pranzo quindi diventa, non solo un modo per staccare e rigenerarsi, ma anche un’occasione per mangiare qualcosa di salutare e appetitoso. Non sempre è facile staccare dal lavoro e dai grattacapi che questo comporta ma, capire bene, che diventa fondamentale per ridurre i livelli di stress ed essere anche maggiormente produttivi.

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