La tradizione dei festeggiamenti per il Giorno dell’Indipendenza risale alla fine del XVIII secolo, ai tempi della Rivoluzione Americana.
Gli Stati Uniti nacquero come un’estensione dell’Europa ed in particolare della Gran Bretagna. Inizialmente, le colonie americane poterono contare su una certa indipendenza di manovra e gli inglesi interferirono relativamente poco con le decisioni prese oltreoceano. Intorno al 1760, però, la Gran Bretagna cambiò linea politica ed iniziò a tassare le colonie per affermare maggiormente il suo dominio: cominciò con il dazio sullo zucchero, continuò con lo Stamp Act (tassa sul bollo) e finì con la tassa sul tè.
Le tredici colonie americane si ribellarono sostenendo che poiché non avevano alcun rappresentante in Parlamento non avrebbero dovuto pagare le tasse. Non vedendosi riconosciuta questa istanza, decisero di combattere per la loro libertà in quella che è passata alla storia come la Rivoluzione Americana. Quale comandante supremo delle colonie unite, decise a scacciare gli inglesi anche dal vicino Canada, fu nominato George Washington.
Il 4 luglio 1776, il secondo Congresso Continentale, riunitosi durante il conflitto, approvò la versione finale della Dichiarazione di Indipendenza, scritta da Thomas Jefferson e da un comitato di quattro uomini, Benjamin Franklin, John Adams, Robert R. Livingston e Roger Sherman. Tale documento, che faceva appello alle leggi di natura, liberò le tredici colonie dal governo britannico e proclamò formalmente la nascita degli Stati Uniti d’America.
Lo scopo della Dichiarazione d’Indipendenza era quello di fornire una giustificazione morale e legale alla ribellione. In gran parte si trattava di una lunga enumerazione delle ingiustizie commesse contro i coloni dal 1763, ma la fama successiva della Dichiarazione si basa sul suo breve preambolo, una lucida ed eloquente dichiarazione della filosofia politica che stava alla base dell’affermazione d’indipendenza dei coloni.
Secondo quanto enunciato, tutti gli uomini sono creati uguali e posseggono alcuni diritti naturali inalienabili quali “la vita, la libertà e la ricerca della felicità”. La Dichiarazione enunciava, inoltre, i principi ai quali deve ispirarsi un governo giusto: esso deve assicurare tali diritti, deve derivare il suo potere dal consenso dei governati e può essere legittimamente rovesciato se sovverte gli scopi per i quali è stato costituito.
Fino al 1780 nessuno poté festeggiare il Giorno dell’Indipendenza in quanto gli Stati Uniti erano ancora in guerra con la Gran Bretagna. Solo a partire dalla fine del conflitto, tutti gli americani cominciarono a commemorare il 4 luglio, ricordando non solo la nascita ufficiale del loro Stato ed i tanti combattenti che persero la vita per l’emancipazione, ma anche celebrando i valori sui quali è fondato l’intero paese: democrazia, libertà e ricerca della felicità.