Pensioni e quota 100, finalmente approvata

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È finalmente approvata  la riforma delle pensioni. La grande novità è quota 100 che permetterà ai lavoratori di andare in pensione raggiungendo la somma di 100 fra età e anni contributivi. Già 50.000 le domande ricevute. Ecco per voi le caratteristiche principali del nuovo sistema pensionistico.

Che cos’è quota 100

Quota 100 è una riforma del sistema pensionistico fortemente voluto dal governo 5 Stelle e dalla Lega. Si tratta di un nuovo sistema di conteggio che permette di andare in pensione raggiungendo 62 anni di età e almeno 38 anni di contributi per un totale, appunto, di 100.

Una sorta di pensione anticipata, dunque, soprattutto se si considera che il precedente sistema pensionistico permetteva di andare in pensione a 66 anni. Questo nuovo sistema entrerà in vigore nel 2019 e sarà utilizzato in maniera sperimentale per tre anni. Quota 100, però, oltre a questa presenta molte altre novità che sono state pensate per agevolare il pensionamento dei lavoratori più anziani ma allo stesso tempo senza gravare troppo sulle casse dell’Inps.

Quali sono le principali caratteristiche di quota 100

La più grande novità di quota 100 è sicuramente il pensionamento anticipato ma non si tratta dell’unica presente nel decreto legge. Un’altra novità è rappresentata dal divieto di cumulare la pensione quota 100 con reddito da lavoro: i pensionati quota 100 possono effettuare delle prestazioni occasionali ma senza superare i 5mila euro lordi all’anno.

Un’ultima novità è quella relativa al tfr ossia il trattamento di fine rapporto. Mentre i dipendenti privati potranno avere immediatamente quanto spetta, invece i dipendenti pubblici dovranno attendere parecchio: potranno accedere al tfr soltanto al raggiungimento del 67esimo anno. È prevista la possibilità di avere l’anticipo della somma tramite fideiussione bancaria ma ancora non è chiaro a chi spetterà il pagamento degli interessi.

Chi ne avrà diritto e quando si potrà andare in pensione?

Ma quando potrete andare in pensione? Andranno in pensione con quota 100 tutti coloro che hanno raggiunto al primo gennaio 2019 i requisiti ma il pensionamento non sarà immediato in quanto si dovranno attendere tre mesi per i dipendenti privati.

Sei, invece, saranno i mesi di attesa per i dipendenti pubblici che hanno maturato i requisiti di quota 100 alla data stabilita. Previsto pure il pensionamento a 59 anni e 35 di contributi in presenza di speciali accordi collettivi di secondo livello.

Speriamo si possano vagliare altre soglie per la richiesta della pensione anticipata.