Avete una pensione sui contributi a gestione separata? Ecco le regole 2018 per calcolare la contribuzione versata, per seguire la procedura di cancellazione e per chiedere il rimborso con apposita domanda all’Inps.
La pensione sui contributi a gestione separata
La Legge numero 335 del 1995 ha introdotto un fondo previdenziale destinato alla tutela dei lavoratori privi, fino a quell’anno, dei requisiti per poter usufruire delle prestazioni previdenziali neppure attraverso Casse o Fondi specifici.
La pensione sui contributi a gestione separata consente a lavoratori autonomi e parasubordinati, ai collaboratori a progetto e a quei professionisti che non hanno una cassa riferita a un ordine di crearsi un fondo per avere un sostegno una volta conclusa la carriera lavorativa. Dovete rispettare alcuni requisiti per beneficiare di tale trattamento.
I requisiti 2018 della Gestione Separata Inps
Il piano applicato dalla Gestione Separata Inps permette ai lavoratori di crearsi una rendita vitalizia reversibile al 60% della somma, a cui si aggiungono gli interessi maturati nel tempo, versata durante l’attività lavorativa. Non siete però voi a scegliere l’adesione al programma, bensì i requisiti posseduti, in base a quanto stabilito dalla normativa vigente.
Con l’attuale sistema, messo a punto e varato dal Governo Monti nel 2011, sono necessari almeno 20 anni di contribuzione per un importo mensile di almeno 1,5 volte l’assegno sociale. Chi non ha tale requisito deve attendere il compimento dei 70 anni per avere la pensione sui contributi a gestione separata.
I lavoratori iscritti alla gestione separata versano contributi nella misura del 40% del totale per l’anno in corso alla scadenza di giugno e un altro 40% viene versato a novembre. L’ammontare viene rivalutato in conclusione d’anno. Se volete conoscere l’ammontare della rivalutazione dovete moltiplicare il montante per la media geometrica del Pil degli ultimi 5 anni.
La conversione dell’accumulo della pensione sui contributi a gestione separata avviene con un coefficiente stabilito dall’Inps in base all’inflazione. La pensione sui contributi a gestione separata attualmente vi consente di andare in pensione con 66 anni e 3 mesi e ricevere un assegno mensile di 641,20 euro.
Eccovi un esempio che vi aiuta a comprendere il funzionamento della pensione sui contributi a gestione separata: se versate per 20 anni 5mila euro all’anno avrete un montante accumulato di 100mila euro e l’interesse maturato ammonterà a 50mila euro.
Se voleste cancellarvi dalla Gestione Separata Inps dovreste inviare all’ente una comunicazione attraverso ComUnica, ma il rimborso vi spetta solo se avete versato più del dovuto. Potete chiedere di ricevere le eccedenze attraverso un apposito modello presente sul sito dell’Inps.