Pensionati e tasse: il nuovo paradiso è il Portogallo

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Pensionati e tasse non vanno d’accordo in Italia, specialmente da quando i primi hanno scoperto la penisola iberica. In Portogallo non esistono tasse sui redditi esteri e c’è la flat tax. E così in migliaia hanno fatto le valigie.

pensionati e tasse in portogallo

Pensionati e tasse, il nuovo paradiso è il Portogallo

Tra pensioni ai minimi e costo della vita in aumento, l’Italia non è proprio il posto ideale se volete godervi la terza età contando sulla sicurezza economica. Ma se il rapporto tra pensionati e tasse non è mai stato facile, adesso per voi c’è una via d’uscita, o meglio, di fuga.

In Portogallo esiste la flat tax e i redditi esteri non vengono tassati. E così, nel giro di qualche anno, la costa occidentale della penisola iberica è diventata il nuovo paradiso degli anziani nati nel Belpaese.

Il Servizio degli Stranieri e delle Frontiere lusitano ha già fatto i conti. Grandi numeri, perché ben 4.300 italiani nel 2017 si sono trasferiti in Portogallo, con un incremento del 50% rispetto all’anno precedente. In totale sono ormai 13mila quelli che ci vivono in pianta stabile.

Flat tax e zero tasse sui redditi esteri

A far luce sulla questione tra pensionati e tasse ci ha pensato Federico Fubini del Corriere della Sera. Il giornalista fiorentino ha provato a stilare una lista dei motivi che potrebbero aver condotto gli anziani a lasciare l’Italia. A suo avviso, il Governo del Portogallo ha utilizzato come leva per crescere l’immigrazione dei ceti medi, diventando presto la meta prediletta dei pensionati del Vecchio Continente.

È riuscito nell’intento grazie a 2 strategie. La prima è stata quella di azzerare le imposte sui redditi prodotti all’estero, a patto che i migranti trasferissero la residenza nel Paese, vivendoci per almeno 6 mesi l’anno o disponendo di una casa occupata come residenza abituale.

La seconda è stata l’introduzione di una flat tax del 20% sui redditi generati in Portogallo da chi non vi risiede abitualmente. Questa soluzione ha portato alla creazione di lavoro e ha incrementato le entrate fiscali.

La flat tax sorride a Cristiano Ronaldo

Più curioso del rapporto tra pensionati e tasse, c’è quello tra calciatori e quest’ultime. Ora che è passato alla Juventus per una cifra stratosferica e guadagnerà 30 milioni di euro all’anno, Cristiano Ronaldo le pagherà? Sicuramente sì, ma davvero ridotte grazie alla flat tax.

Secondo alcune indiscrezioni trapelate dalla stampa, il fuoriclasse di Madeira potrebbe cavarsela sborsando appena 100mila euro per i redditi che non ha dichiarato all’interno dei confini italiani. Una cifra irrisoria che gli permetterà di accrescere ancora di più i ricavi dalle sponsorizzazioni e dagli accordi commerciali.

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