Ossessione da lavoro: i sintomi e le cure

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L’ossessione da lavoro è spesso sottovalutata. In molti casi coloro che ne soffrono, ma anche chi vive insieme a loro, a partire delle famiglie, non se ne accorgono nemmeno.

Dopo la grande crisi economica le cui conseguenze si sentono ancora oggi e dopo che il modo di percepire il concetto di lavorare è completamente cambiato, l’ossessione da lavoro è diventata un disturbo della salute mentale sempre più presente. Nonostante poche ricerche disponibili, il problema esiste anche nel nostro Paese.

Ossessione da lavoro: i workaholic

Psicologi e psichiatri definiscono le persone che soffrono di ossessione da lavoro, ovvero i workaholic, come coloro che rimandano impegni privati di qualsiasi genere per il proprio lavoro, pur sapendo che potrebbero finirlo anche il giorno dopo.

Sono le persone che parlano del proprio lavoro in continuazione e che sono sempre connesse con i loro dispositivi mobili. Spesso lavorano anche la sera o il fine settimana e si sentono sempre in colpa quando non fanno delle cose legate al proprio lavoro. Secondo alcune indagini, il fenomeno si può paragonare alla dipendenza dal gioco d’azzardo, all’alcolismo o addirittura alla tossicodipendenza.

Come curare l’ossessione da lavoro?

L’ossessione da lavoro è un disturbo ossessivo-compulsivo che può creare diversi problemi di salute: non solo mentale, ma anche fisica. Paradossalmente, può nascere addirittura come un modo di non affrontare altri problemi con cui ci scontriamo, tipo ansia, depressione o mancanza di speranze.

Comunque, a differenza di altre dipendenze, i workaholic sono spesso considerati come esempi da lodare, invece di persone che hanno bisogno di aiuto. I problemi legati al mondo del lavoro, sia la disoccupazione che l’ossessione da lavoro, si riflettono anche sulle persone attorno a chi ha questi problemi e spesso la terapia, oltre che individuale, include anche i famigliari.

Uno dei centri di recupero più famosi si trova negli Stati Uniti: il Workaholics Anonymus americano ha adottato il noto sistema terapeutico dei 12 passi per gli alcolisti, che si applica appunto presso i gruppi degli alcolisti anonimi.