Millennials, le competenze innate da sfruttare

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MillennialsI millennials con la crisi economica generale si trovano ad affrontare numerose difficoltà occupazionali. Tuttavia i giovani hanno una lunga serie di competenze e di capacità molto importanti da sfruttare per primeggiare.

Gli ostacoli dei millennials

I millennials sono i giovani che sono nati a cavallo del terzo millennio. Oggi alcuni di loro si trovano già a contatto con il mondo del lavoro, immersi nell’ansia e nella paura per un futuro sempre più incerto. Il posto fisso, come dicono in molti, non esiste quasi più.

I lavori che vengono proposti ai giovanissimi generalmente hanno un carattere di spiccata precarietà. La frammentazione contrattuale spesso significa anche non potersi mai specializzare né crescere a livello professionale. Fare carriera in un’azienda con un contratto di un mese è quasi impensabile.

L’altro ostacolo per questa nuova generazione è rappresentato dai bassi stipendi. Il 15% dei cosiddetti millennials si trova ad affrontare periodi più o meno lunghi di disoccupazione o di occupazione parziale, di instabilità e scarsa autonomia economica, di retribuzioni insufficienti per pensare di mettere su famiglia.

Come uscire dai problemi in modo vincente

Se appartenete a questa generazione non dovete farvi assolutamente scoraggiare dai problemi. I millennials infatti hanno anche una lunga serie di doti che i lavoratori più anziani non hanno. Il primo fattore da considerare riguarda la sfera dell’istruzione. Nei lontani anni ’70 si calcolava appena il 14% delle persone sotto i 30 anni che aveva in tasca un diploma.

La laurea era un privilegio riservato a una ristrettissima cerchia di persone, che arrivava ad un misero 1% del totale. Al giorno d’oggi la situazione dell’istruzione giovanile è radicalmente mutata in senso positivo. Il 46% dei ragazzi under 30 ha un diploma e uno su cinque può vantare una laurea. A livello di formazione aggiuntiva i dati confortanti vanno a confermare quelli più che buoni dell’istruzione.

Basti pensare ai corsi all’estero, che risultano estremamente più accessibili di un tempo. Un contributo importante è stato dato dal progetto europeo Erasmus che dal 1987 in poi ha visto intere generazioni di studenti confrontarsi con esperienze scolastiche e di formazione nei paesi oltre confine. Il 12% dei giovani adesso ha compiuto almeno un corso o un incarico lavorativo fuori dall’Italia.

I nuovi mezzi e le competenze digitali

La conoscenza di una lingua straniera è un fattore che può rivelarsi estremamente determinante nella ricerca di un lavoro. I millenials che sono laureati, nel 76% dei casi dichiarano di conoscere a un livello buono la seconda lingua.

Almalaurea, consorzio interuniversitario di ricercatori, mette in evidenza anche la capacità del 65% dei millenials di gestire perfettamente i nuovi mezzi digitali.

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