Le mamme coraggio in Italia devono barcamenarsi quotidianamente tra le faccende domestiche, i figli piccoli e il lavoro. La situazione italiana non è affatto buona sotto il profilo professionale e delle prospettive familiari.
Le mamme coraggio e il lavoro
Avete mai sentito parlare delle mamme coraggio? In Italia questo appellativo va soprattutto individuato nella sfera professionale. Infatti c’è una situazione occupazionale non proprio rosea a cui bisognerebbe porre rimedio. Le donne spesso hanno molti problemi nel momento in cui si creano una famiglia.
Fare un figlio oggi è veramente una cosa difficile, che troppo spesso prevede decurtazioni di stipendio dovute a riduzioni dell’orario di lavoro e rinunce obbligate. Secondo uno studio pubblicato nella sezione salute de “Il sole 24 ore” il tasso della natalità nel Belpaese sarebbe precipitato a 1,34 figli per singola donna.
Questo numero collocherebbe l’Italia tra i peggiori Stati d’Europa e non è un primato di cui andare certo orgogliosi. La Francia ha un parametro che raggiunge in media 2 figli per donna, mentre Svezia e Gran Bretagna sono intorno a 1,8. La Spagna va male quasi quanto l’Italia con 1,38 figli per ogni donna.
Le politiche sociali
Al centro dell’attenzione metterete sicuramente la discussione sulle politiche sociali. Non avete affatto torto poiché più assistenza e più opportunità significano ovviamente una maggiore serenità. Il dato ancora più preoccupante per l’Italia riguarda gli investimenti nel campo delle politiche familiari che registra un misero 1,1% calcolato in relazione al prodotto interno lordo.
La Francia destina alle politiche della famiglia quasi il doppio, ovvero il 2%. Svezia e Germania fanno ancora meglio triplicando la cifra che l’Italia riserva a questo tema importantissimo. L’altro indice che si dovrebbe tenere sempre sotto controllo è quello dell’occupabilità.
L’Italia e il Giappone non a caso sono i fanalini di coda della ricerca. La prospettiva professionale è un fattore imprescindibile che deve essere preso in considerazione per attuare politiche realmente migliorative. Invece l’Italia è ferma sotto questo aspetto, pericolosamente al di sotto della media europea per occupazione femminile.
L’ultimo fattore che pregiudica le pari opportunità e che rende il cosiddetto gender gap ancor più pressante per le mamme coraggio è determinato dalle faccende di casa, compito per niente banale. Le donne svolgono mediamente il 77% in più dei lavori di casa. Nei paesi del Nord Europa la situazione è nettamente migliore, ad ulteriore testimonianza del fatto che le politiche e le buone pratiche hanno un peso significativo.