È bastata una parola in una e-mail per far creare enormi perdite a una multinazionale. Il messaggio, scritto da un madrelingua inglese, era per un suo collega per cui l’inglese era la seconda lingua. Non essendo sicuro di cosa esattamente gli volesse dire il madrelingua, il suo collega ha trovato due significati nel vocabolario. Ha scelto quello sbagliato.
Progetto fallito per una parola inglese scelta da un madrelingua inglese
Inizia così il racconto della BBC che spiega perché i madrelingua inglese sono i peggiori comunicatori del mondo. Senza rivelare né l’azienda né la parola che ha causato confusione e successivamente perdite finanziarie; l’esperto di comunicazione Chia Suan Chong, con una battuta, dice che spesso nelle sale riunioni discutono in inglese persone provenienti da tutto il mondo, ma che poi entrano gli americani o gli inglesi e non li capisce nessuno.
I madrelingua inglese non parlano altre lingue
Secondo le analisi, il problema è che inglesi e americani spesso parlano solo la loro lingua e quindi non sono capaci di capire le variazioni di lingua, a differenza di chi parla l’inglese come seconda lingua ed è più attento sia al vocabolario che al contesto culturale. Invece i madrelingua inglese, secondo la professoressa Jennifer Jenkins, non sentono il bisogno di adattarsi agli altri.
Bisogna essere chiari e semplici
Paradossalmente, sono spesso i madrelingua inglese che non riescono a portare un affare a buon fine, ha detto Jean-Paul Nerriere, con un passato nel marketing internazionale di IBM. Secondo lui, bisogna essere brevi, diretti e dire con parole molto semplici ciò che si vuole comunicare.
È molto facile creare confusione e lo dimostra questo esempio: quando un madrelingua inglese reagisce alla nostra proposta dicendo è interessante, un altro inglese penserà che il suo collega voleva dire che la nostra proposta non vale niente. A differenza che in altre lingue, dove interessante significa una cosa buona.