Leadership femminile: le sue caratteristiche

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Il mondo del lavoro, soprattutto ai suoi vertici, è sempre stato caratterizzato dalla presenza preponderante di uomini al comando. Da qualche tempo, però, anche le donne iniziano a farsi strada, grazie alla loro determinazione ma soprattutto ad alcune caratteristiche, le cosiddette soft skills, che le rendono adatte ad essere di ispirazione alle persone del proprio team. Siete curiosi? Scoprite che cos’è la leadership femminile e quali sono le sue caratteristiche.

Che cos’è la leadership femminile

Che si tratti di quella maschile o di quella femminile, la leadership può essere definita come la capacità di guidare e indirizzare un gruppo di persone verso un obiettivo più o meno ambizioso da raggiungere. Se, di fatto, indipendentemente dal leader non cambia la sostanza di quella che è l’attitudine ad ispirare i propri sottoposti, è estremamente differente il modo con il quale la leadership si esercita, creando un vero e proprio stile opposto fra uomini e donne. In questo settore, infatti, le donne riescono a puntare sull’empatia e sulla creazione di un clima di collaborazione e di fiducia che sprona i collaboratori a sentirsi parte di un team e a dare sempre il massimo. Le donne, inoltre, sono molto più brave a dare spazio e a valorizzare le caratteristiche personali di tutti i componenti della squadra, in modo da far sentire ognuno al posto giusto. Proprio questi aspetti sono il motivo per il quale le aziende stanno prendendo sempre di più in considerazione l’assunzione di leader femminili.

Le caratteristiche della leadership femminile

Ovviamente non è possibile generalizzare, ma in linea di massima è stato riscontrato che una leader femminile ha in più alcune caratteristiche specifiche rispetto al suo omologo maschile. In particolare, dimostra maggiore empatia, intelligenza emotiva, capacità di ascolto attivo e, ovviamente, anche una spiccata propensione all’inclusività. Quando si parla di empatia si fa riferimento all’attitudine di mettersi nei panni dell’altro, in modo da rapportarsi nel modo più opportuno con i propri colleghi e collaboratori.

L’intelligenza emotiva, invece, aiuta a gestire le emozioni e, di conseguenza, anche a comunicare in modo molto più efficace ma soprattutto a gestire i conflitti che inevitabilmente si possono creare in un team. Con l’ascolto attivo, poi, una leader è in grado di dare importanza ai dettagli e capire in modo profondo di cosa necessiti il suo interlocutore. Infine, l’inclusività è un elemento molto importante in un gruppo di lavoro perché permette di coinvolgere tutti i membri di un team, indipendentemente dalle caratteristiche specifiche di ognuno, e contribuisce a creare un clima di lavoro molto più sereno e collaborativo.

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