Lavoro vicino casa, il sogno di tutti quanti

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Molte persone cercano lavoro vicino casa per conciliare gli impegni familiari con la carriera professionale. Un’importante azienda ha promosso una campagna di reclutamento proprio con i requisiti di vicinanza allo stabilimento.

Il lavoro vicino casa significa maggiore serenità

La categoria più colpita dai problemi chilometrici è quella delle donne. In inglese questo divario si chiama gender gap  e indica una serie di difficoltà che rendono il genere femminile svantaggiato dal punto di vista delle opportunità occupazionali.

Molto spesso infatti le donne, in particolar modo al rientro dal periodo di astensione per maternità, si trovano di fronte a una scelta drammatica, a causa delle garanzie e dei diritti che non riescono a tutelare concretamente le persone. Lavoro o famiglia? Questa domanda non dovrebbe mai essere formulata perché in un paese avanzato la sfera familiare e quella professionale devono poter andare di pari passo.

Purtroppo la realtà è diversa. Perciò il lavoro vicino casa può rappresentare un privilegio non indifferente, che consente di mantenere un’occupazione che altrimenti si potrebbe perdere, pur senza un vero motivo di lavoro o di scelta.

Anche gli uomini cercano il lavoro vicino casa

Sarebbe sbagliato considerare la questione della distanza dal posto di lavoro come una problematica esclusivamente femminile. Anche gli uomini preferiscono spostarsi poco e tra due impieghi analoghi scelgono sicuramente quello più vicino.

In molti casi addirittura i lavoratori rinunciano a legittime ambizioni di carrier in nome di una maggiore facilità per raggiungere il posto di lavoro. Dover percorrere molti chilometri infatti significa anche stare fuori casa per un numero maggiore di ore. Inutile dire che questi calcoli vengono fatti con attenzione da tutti, soprattutto alla luce dei costi sempre crescenti dei carburanti.

L’azienda che assume a 500 metri di distanza

Avrete sicuramente sentito parlare di prodotti agricoli a chilometro zero o di artigianato a chilometro zero. Dovete pensare che esistono addirittura le assunzioni a chilometro zero. La stravagante idea è di una nota azienda genovese.

La Arinox, una ditta con quasi 250 dipendenti, ha messo in giro un annuncio molto particolare dove come parametro preferenziale c’era la residenza nei 500 metri di distanza dallo stabilimento di produzione.

L’amministratore Massimiliano Sacco ha spiegato la questione parlando di una sorta di ricompensa per il territorio che da anni ospita l’attività. Inoltre l’area di Sestri ha una lunga storia nel settore siderurgico. Per cui reclutare personale a chilometro zero è giusto ed efficace anche in termini produttivi.