Lavoro automatizzato: i robot ci ruberanno il lavoro?

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Quasi due terzi degli americani pensano che siamo molto vicini al tempo del lavoro automatizzato in cui i robot saranno largamente utilizzati dalle industrie. Allo stesso tempo, quasi 80% degli americani pensa che il loro posto di lavoro resterà intatto. Cosa ci dimostra questo dato curioso?

Che nessuno sa quanti posti di lavoro e quando esattamente saranno sostituiti dall’intelligenza artificiale. Esistono però le stime, che partono da un dato che dice che oggi nel mondo meno del 5% dell’attività lavorativa è automatizzata.

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Lavoro automatizzato: i robot sapranno fare tanto, ma non tutto

Esempi di lavoro automatizzato in toto esistono già: recentemente l’azienda australiana Fastbrick Robotics ha creato Hadrian X, un robot capace di mettere al loro posto mille mattoni in un’ora. Due operai ci avrebbero messo quasi tutta la giornata di lavoro.

Nel 2015, una piccola startup di San Francisco ha sviluppato Tally, robot che gira da solo dentro un supermercato riempiendo le mensole con i prodotti, ovviando al bisogno di commessi. Ma non sarà così facile sostituire la forza lavoro umana in tutto: per esempio, nel settore alberghiero, l’espansione del lavoro automatizzato sarà molto difficile.

Il futuro sta arrivando

Secondo i dati della società di consulenza internazionale McKinsey, l’Italia conta 160 robot ogni 10mila dipendenti, ossia quasi la metà dei 300mila della Germania. L’Italia comunque non è meno distante dagli Stati Uniti, dove ci sono 176 robot ogni 10mila lavoratori. È interessante capire che i grandi cambiamenti portati dal lavoro automatizzato ci saranno in ogni settore.

Uno studio di Boston Consulting stima che il 30% dei bancari potrà essere sostituito dai robot in cinque anni.

Nessuno è al sicuro, ma c’è sempre chi sta peggio

Secondo il World Economic Forum, i paesi del terzo mondo perderanno entro il 2020 più di 5 milioni di posti di lavoro per via del lavoro automatizzato. Questa è una stima molto conservativa, visto che allo stesso tempo l’Organizzazione mondiale del lavoro prevede che i robot potrebbero portare via quasi 137 millioni di posti di lavoro nel Sud Est asiatico tra Cambogia, Indonesia, Filippine, Thailandia e Vietnam.

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