I voucher per il lavoro accessorio acquistati prima del 17 marzo 2017 possono essere rimborsati, a patto che non siano stati utilizzati e che si segua la procedura prevista dall’Inps in attuazione della legge vigente.
Il rimborso dei voucher per il lavoro accessorio
Lo scorso 17 marzo 2017 è stato pubblicato il Decreto Legge numero 25, convertito nella Legge numero 49 del 20 aprile 2017, con il quale è stato abrogato il sistema di pagamento dei voucher per il lavoro accessorio. Chi li ha acquistati antecedentemente a tale data può presentare istanza di rimborso all’Inps. L’ente previdenziale ha emesso una circolare per specificare la procedura.
I requisiti per ottenere il rimborso
La richiesta va presentata in forma scritta, attraverso un modulo cartaceo, denominato SC52, che può essere scaricato dal sito internet dell’Inps. I voucher devono essere stati comprati presso gli uffici postali oppure online. Si può ottenere il denaro indietro anche per i versamenti effettuati con un bollettino di conto corrente postale, se non sono ancora stati registrati nel sistema di gestione Inps, quindi non impiegati per acquistare i voucher per il lavoro accessorio.
La predisposizione dell’istanza
La restituzione degli importi versati è valida altresì per i voucher, emessi da Inps, banche o tabaccherie autorizzate, che sono andati in scadenza a causa del superamento del periodo di validità. É importante scrivere sul modulo le modalità di pagamento usate e le date di versamento con i relativi importi. Nel caso in cui si sia stato effettualo il pagamento dei voucher per lavoro accessorio online, si deve inserire il codice rilasciato dall’Inps, mentre per i bollettini compilati autonomamente si deve cercare il numero alla voce VCY e scriverlo nel modulo.
Gli allegati
All’istanza cartacea devono essere allegate le ricevute dei versamenti, a meno che non siano stati fatti con il modello F24, che prevede l’esenzione della presentazione. Senza queste informazioni e la documentazione richiesta, non si potrà ottenere il rimborso. Il denaro verrà accreditato sul conto corrente oppure si riceverà un bonifico domiciliato. Se il voucher è stato comprato in banca va richiesto il rimborso allo stesso istituto di credito, così vale per le tabaccherie per importi fino a 500 euro, altrimenti ci si deve rivolgere alla Banca ITB.
I voucher acquistati dopo il 17 marzo 2017
Il rimborso da parte dell’Inps o degli enti incaricati avviene solamente per i voucher per lavoro accessorio comprati prima del 17 marzo 2017, perché per quelli emessi successivamente a tale data vengono ripagati automaticamente. Va tuttavia tenuto presente che la cifra ottenuta sarà equivalente al valore nominale del buono a cui sarà detratto il 5%.