Internet ci ha resi banchieri, agenzie viaggi e molto altro: una volta, chi faceva questi lavori?

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I lavori inconsapevoli sono decollati con l’avvento delle macchine e di Internet. Diversamente da un tempo, oggi è possibile prenotare un viaggio o fare il pieno di benzina anche da soli: ma queste attività non retribuite sono davvero una novità?

I lavori inconsapevoli rendono più stressati

L’introduzione del web e dell’automazione  e Internet  hanno semplificato la vita quotidiana delle persone, che possono risparmiare svolgendo da sole le più svariate attività, senza rivolgersi a un professionista come in passato. Basta un semplice click o premere il pulsante di una macchina per fare il pieno di benzina, un bonifico online, prenotare una vacanza o fare la spesa. Tuttavia questi sono solo alcuni dei tanti lavori inconsapevoli svolti ogni giorno, senza tregua, ma che hanno un alto prezzo da pagare: lo stress. Lo sottolinea il sociologo americano Craig Lambert nel suo libro “Il lavoro ombra”, dove punta il dito contro tutte quelle attività, in apparenza innocue, che rendono le persone sempre più indaffarate e stressate senza che se ne accorgano.

I consumatori-prosumer riducono l’occupazione

I lavori inconsapevoli fanno risparmiare tempo e denaro in molte mansioni quotidiane, ma hanno effetti negativi sull’occupazione. Un esempio eclatante è l’home banking tramite internet, che ha portato alla cancellazione del posto di lavoro di 75 mila sportellisti negli ultimi 15 anni. Infatti, oggi potete svolgere comodamente da casa le principali operazioni bancarie sostituendo l’operatore della filiale, trasformandovi da semplici clienti in produttori-consumatori, ossia prosumer (dalla fusione di producer e consumer). Quanto al mercato del lavoro, la questione è più delicata perché si viene a creare un vuoto. Da un lato ci sono infatti i lavoratori inconsapevoli che sottraggono l’occupazione ai professionisti; dall’altro, manca un’offerta adeguata alla domanda perché alcuni profili sono introvabili, dagli esperti di cybersecurity ai saldatori a filo.

Lavori inconsapevoli? Le donne li hanno sempre fatti

A sottolineare l’influenza dei lavori inconsapevoli su lavoratori e consumatori c’è anche Federico Cicchi, docente di Sociologia del Lavoro all’Università di Bologna: “Chi è precario – osserva – oggi mette in mostra competenze, per esempio relazionali, che i ‘vecchi’ salariati a tempo indeterminato spesso non hanno, pur essendo pagati anche più di loro”. A suo avviso queste abilità si trasformano in lavori inconsapevoli.
Secondo Emilio Reyneri, professore emerito all’Università Bicocca di Milano, in futuro sarà sempre più difficile trovare un’agenzia viaggi perché le persone si stanno abituando a fare tutto da sole ed è probabile che imparino persino a guidare droni per sostituire gli impiegati. Tuttavia il docente non considera nuovo il fenomeno dei lavori inconsapevoli, dato che da sempre le donne svolgono mansioni domestiche e accudiscono i figli senza essere retribuite.

Internet ci ha resi banchier

 

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