Lavorare nei festivi è una prerogativa di molti mestieri, i quali necessitano di turnazione al fine di garantire un servizio efficiente per tutta la giornata. Così è possibile che si lavori anche durante le festività. Lavorare nei Festivi è un male e c’è una spiegazione scientifica che lo dimostra.
Lavorare nei festivi aumenta lo stress
La volontà di lavorare su turni anche nel week-end e durante le festività nasce dall’esigenza di sfruttare ogni singolo giorno per poter aumentare il proprio guadagno. E’ questo che spinge i dirigenti delle società a far lavorare il proprio personale anche durante le feste. Nonostante, da un certo punto di vista possa essere plausibile, vista la crisi economica, sfruttare ogni possibilità di vendita per guadagnare e far aumentare la redditività aziendale, bisogna però mettersi nei panni dei dipendenti. Il personale costretto a lavorare la domenica, a Natale, a Capodanno e in qualsiasi altra giornata di festa, sottrae del tempo prezioso che avrebbe passato con la propria famiglia. L’impossibilità di godere dei propri affetti durante le festività, unitamente alla necessità umana di riposare corpo e mente, creano inevitabilmente una situazione di stress. Tale stress porta il personale dipendente a non essere efficiente come dovrebbe e vorrebbe, perché quando un lavoro non è svolto con la piena consapevolezza di dover necessariamente presidiarvi, difficilmente si dà il meglio di sé. Gli psicologi, inoltre, sostengono che oltre alla fisiologica pausa domenicale, i lavoratori necessitino di pause anche durante il loro turno di lavoro. Quindi fare la pausa caffè o semplicemente staccare la spina per 5 minuti permette di migliorare la concentrazione e l’efficienza del dipendente. Un eccessivo stress fa male non solo dal punto di vista psicologico ma anche fisico: provoca, infatti, un indebolimento del sistema immunitario con conseguente maggiore probabilità di ammalarsi e di sviluppare allergie.
Lavorare nei Festivi: cosa ne pensa la Cassazione
Lavorare su turni e durante le festività è stato oggetto di dibattito in Cassazione. Il legislatore sostiene che il riposo nei giorni festivi non è un diritto in quanto non è regolato dalla Costituzione ma i contratti collettivi nazionali individuano determinate giornate di riposo, comuni a tutti i lavoratori. Esse sono Natale, Santo Stefano, Capodanno, Epifania, Immacolata Concezione, Ferragosto, Tutti i Santi, Liberazione, Festa dei Lavoratori, Festa della Repubblica, festività del Santo Patrono, diverse a seconda del Comune di riferimento. Il lavoratore può quindi rifiutarsi di lavorare durante i Festivi e comunque percepirà ugualmente la retribuzione.