Late Bloomers nel lavoro: chi sono e perchè stanno scendendo di più

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Quante volte avete sentito dire che chi non trova lavoro prima dei 35 anni, non ha più possibilità? L’assalto dei Late Bloomers: non è mai troppo tardi per cambiare lavoro e carriera e ci sono ottime opportunità.
Il mondo del lavoro insegna a mettersi costantemente in gioco e ciò significa che anche chi ha superato una certa soglia di età può rimettersi in pista e ottenere un posto, anche di rilievo. Certamente contano molto le competenze e le capacità, ma il successo non è legato alla data di nascita, quindi la carriera può essere lunga e ricca di cambiamenti. I Late Bloomers, paragonati alla fioritura tardiva, sono coloro che non trovano il giusto sbocco lavorativo, ma sono pronti a reinventarsi e aggiornarsi per cogliere nuove possibilità. Loro sanno cavalcare l’onda e adattarsi all’evoluzione del mercato e quindi possono godere di alcuni vantaggi.

L’assalto dei Late Bloomers: non è mai troppo tardi per cambiare lavoro e carriera

Negli ultimi anni è aumentato il numero delle persone che ha il forte desiderio di voltare pagina e cambiare lavoro. Molti raggiungono l’obiettivo dopo un lungo periodo di difficoltà. Basti pensare all’autrice di Harry Potter, J.K. Rowling, che ha avuto il suo primo contratto da trentenne disoccupata oppure all’attrice Viola Davis, per cui la fama è arrivata a 46 anni. Gli esempi celebri e meno noti sono innumerevoli, ma ciò significa che non ci sono limiti e neppure bisogna porseli. L’età degli occupati in Italia è cresciuta ed è raddoppiato il dato riferito alla quantità di individui tra i 52 e i 64 anni di età attivi nel mondo del lavoro.

L’assalto dei Late Bloomers: non è mai troppo tardi per cambiare lavoro e carriera, come dimostrano i vantaggi riservati agli over 40, 50 e 60. Coloro che desiderano una nuova strada lavorativa sono sempre alla ricerca di opportunità migliori e soprattutto puntano a gestire il tempo in maniera ottimale, allontanando i rischi di subire trattamenti ingiusti. Non si tratta solo di guadagnare di più, ma soprattutto di avere condizioni su misura. I casi più interessanti sono quelli dei dipendenti che si licenziano per mettersi in proprio, non smettendo mai di studiare, informarsi e imparare cose nuove.

Ognuno è diverso, l’età non conta e la strada per inseguire i propri sogni può essere più lunga e tortuosa, ma si arriva in fondo e si ottiene il successo.