Lasciare il lavoro: ecco cosa non fare
I 3 errori da non commettere
È normale provare un po’ di paura quando ci si accinge a lasciare il lavoro, del resto si abbandona una cosa certa per l’ignoto. La paura però deve lasciare spazio all’ottimismo e alla positività. L’importante è comunque non incorrere in alcuni errori che spesso si tende a commettere nel momento in cui si decide di presentare le dimissioni.
1. Prendere la decisione di lasciare il posto di lavoro “per dispetto o a causa di qualcuno”. Proprio perché si parla di una decisione così importante deve essere presa in maniera libera, autonoma e non condizionata da fattori esterni.
2. Dimettersi da un contratto a tempo determinato. In un contratto di questo tipo le parti si impegnano a proseguire il rapporto fino alla scadenza del termine. Le dimissioni anticipate sono possibili solo per giusta causa.
3. Non osservare il tempo di preavviso previsto dal contratto. In ogni contratto di lavoro è previsto un tempo di preavviso e le dimissioni vanno comunicate nel rispetto di tale termine.
Come rassegnare le dimissioni
Le dimissioni vanno rassegnate con apposita lettera da presentare o inviare al datore di lavoro. Lo si può fare online, attraverso il sito Inps, mediante una normale casella di posta o facendovi aiutare da un Centro di Assistenza Fiscale. Il datore di lavoro potrà chiedere di continuare a lavorare durante il periodo di preavviso che potrà essere ridotto o concordato.
Durante questo periodo, è importante lasciare un buon ricordo. Salutare e ringraziare i colleghi e il capo con una semplice lettera, mostrarsi disponibili e cordiali, conservando buoni rapporti con tutti. Ricordate, avere nemici e portarsi dietro rancori e malumori non farà bene a voi e alla vostra futura vita professionale.