Italia nello spazio, l’Agenzia Spaziale Italiana ha compiuto 30 anni

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La ricerca aerospaziale mondiale vede il nostro Paese tra i protagonisti; l’Asi – l’agenzia spaziale – è giunta al suo trentesimo anniversario e, in occasione dell’anniversario dell’Italia nello spazio, ha voluto ricordare i grandi del settore.

Forse non lo sapete, ma sono trascorsi 30 anni dalla costituzione dell’Agenzia spaziale italiana. La legge numero 186 del 30 maggio 1988 ha creato formalmente l’ente governativo nazionale, mettendolo alle dipendenze del ministero dell’Istruzione.

La scelta del dicastero non è stata casuale, dovuta all’obiettivo del provvedimento: amplificare interessi e competenze nel settore. L’Italia nello spazio non ha avuto origine all’epoca, perché alcuni grandi nomi avevano già operato nell’ambito spaziale, contribuendo al buon nome dello Stato, che oggi vanta un ruolo di spicco nella ricerca all’interno del Sistema Solare.

Italia nello spazio, i grandi nomi

Il padre dell’astronautica italiana è Luigi Broglio ed è stato uno dei nomi celebrati in occasione del trentennale. Va ovviamente anche ricordato Carlo Buongiorno, il primo direttore generale dell’Agenzia. Saprete sicuramente che l’Italia è stato il terzo Paese, dopo Russia e Usa ad aver inviato un satellite in orbita.

Tale evento è accaduto nel 1964 con il satellite San Marco 1. L’Italia nello spazio ha scritto pagine di storia e il 4 luglio scorso sono state rilette dagli scienziati e dalle istituzioni che hanno festeggiato non solo l’ente, ma soprattutto i tanti successi ottenuti dal brillante lavoro dei ricercatori e degli astronauti italiani.

Va sottolineato che attualmente lo Stato italiano, grazie alla filiera industriale, si attesta come terzo contributore dell’Esa, l’agenzia spaziale europea, superato solamente da Francia e Germania. I punti di forza riguardano la capacità di produrre moduli per la Stazione spaziale internazionale, quindi sonde, satelliti e altre strumentazioni che vengono impiegate nel mondo da altre agenzie spaziali.

Anche la Nasa usa gli articoli creati sul territorio italiano per i vari ambiti, dalle telecomunicazioni alla protezione dell’ambiente, passando per l’esplorazione dei pianeti. L’Italia nello spazio, come potete notare, svolge un lavoro eccellente.

L’agenzia italiana si sta occupando, tra i vari impegni, dello sviluppo del lanciatore Ariane 5 dell’Esa e risulta essere il maggiore finanziatore del lanciatore italiano Vega. Nell’ambito dei festeggiamenti per il trentennale, sotto la guida del fisico e presidente Asi Roberto Battiston, si è svolta una cerimonia nell’auditorium dell’agenzia che è stato intitolato a Luigi Broglio.

Inoltre sono state inaugurate la Galleria Giovanni Bignami e una mostra fotografica sui 50 anni di Italia nello spazio.