Imu e Tasi, ravvedimento operoso se il pagamento è in ritardo

Rate this post

Il 18 giugno 2018 è stato il giorno della scadenza del termine per pagare gli acconti dell’Imposta Municipale sugli Immobili, Imu e Tasi, la Tassa sui Servizi Indivisibili. In caso di mancato pagamento, o pagamento in ritardo o parziale, si può ricorrere al ravvedimento operoso per ridurre le sanzioni, a condizione che la dimenticanza venga sanata entro un anno dalla scadenza, ovvero giugno 2019.

Ricordiamo che la scadenza del saldo è il 17 dicembre 2018.

Ravvedimento sprint, da uno a 14 giorni: se il ritardo del pagamento Imu e Tasi è fino a 14 giorni, ci si può avvalere del ravvedimento sprint. In questo caso la sanzione del 15%, che si applica a ritardi da 15 a 90 giorni, viene ridotta allo 0,1% per ogni giorno di ritardo.

Dunque per un giorno di ritardo la sanzione sarò dello 0,1%, per due giorni lo 0,2% e così via fino all’1,4% del quattordicesimo giorno. A questa somma vanno aggiunti interessi di entità trascurabile, che ammontano allo 0,3% annuo diviso per il numero dei giorni di ritardo.

Ravvedimento operoso su ritardo Imu e Tasi

La sanzione ordinaria in caso di mancato pagamento o versamento parziale o in ritardo dell’acconto Imu e Tasi con scadenza 18 giugno 2018 è del 30% dell’importo dovuto, più gli interessi.

Tale sanzione va pagata in misura piena solo nel caso in cui la situazione venga sanata dopo un anno dalla scadenza. Negli altri casi, ossia prima di un anno dalla scadenza (ma dopo i 14 giorni entro cui è previsto il ravvedimento sprint), il contribuente può avvalersi del ravvedimento operoso, che riduce la sanzione calcolandola in una percentuale fissa che va da un minimo dell’1,5% a un massimo del 3,75% dell’importo dovuto più gli interessi, che tuttavia abbiamo visto essere di minima entità.

Dal ravvedimento breve al ravvedimento lungo

In particolare, le sanzioni vengono calcolate secondo le seguenti percentuali, a seconda dei giorni di ritardo del versamento Imu e Tasi:

  • dal 15° al 30° giorno di ritardo: sanzione dell’1,5% dell’importo più interessi (ravvedimento breve)
  • dal 31° al 90° giorno di ritardo: sanzione dell’1,67% più interessi (ravvedimento medio)
  • dal 91° al 365° giorno di ritardo: sanzione del 3,75% più interessi (ravvedimento lungo)

Imu e Tasi 2018, chi deve pagare

I contribuenti che devono pagare Imu e Tasi sono i proprietari di seconde case e case di lusso. Sono esentati i proprietari di prima casa non di lusso adibita ad abitazione principale. Imu e Tasi sono ridotte del 50% in caso di immobili concessi in comodato d’uso a parenti di primo grado in linea retta.