Hai sbagliato percorso lavorativo? Ecco come riorientare il tuo futuro!

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Partiamo dalla premessa principale: hai sbagliato (o pensi di aver sbagliato) carriera lavorativa. Vediamo… quando te ne sei accorto? Mentre studiavi? Alla fine? Quando già ti sei inserito nel mercato del lavoro? Può succedere a tutti, scegliere qualcosa che a priori sembra piacerci e poi, zac! arrabbiarti con te stesso perché ti accorgi che non era la scelta per te. Ma non disperare, esiste una soluzione, puoi riorientare la tua carriera professionale. Cercheremo di aiutarti da qui.

1- Le cifre: non sei da solo
Per prima cosa, vediamo alcuni dati che ti mostreranno che, se hai sbagliato percorso o professione, non sei da solo: nel 2010, uno dei peggiori anni della crisi, secondo Creade Lee Hecht Harrison, la consulente di ricollocamento e riorientamento di carriere del Gruppo Adecco, il 60 per cento dei disoccupati sarebbe disposto a cambiare la propria traiettoria professionale pur di trovare lavoro. Creade LHH afferma anche che l’efficacia del riorientamento professionale è più evidente che mai. Quell’anno, del totale dei candidati seguiti, il 57 per cento ottenne un nuovo lavoro in un settore e posto diverso da quello dal quel provenivano.

2- Primo: conoscere sé stessi
Il primo passo che dobbiamo fare è la conoscenza di sé. Scopriremo così cosa ci piace veramente e, dopo aver stabilito questo punto, considerare le possibilità per renderlo una professione che possa soddisfarci a lungo termine.

3- Secondo: carattere
Per dare una svolta (radicale forse?) alla tua vita, c’è bisogno di decisione e carattere. E per questo bisogna seguire queste regole: non disperdere le energie, avere spirito d’iniziativa, proattività, “networking”, chiedere consiglio a chi è già quello che tu vorresti essere, interazione e chiarezza negli obiettivi da conseguire.

4- Forse serve un coach?
Chiedere aiuto ai professionisti non è una cosa negativa. A volte, rivolgersi a un orientatore o a un coach (questa figura è di moda) può aiutarti a riuscire a riorientare il tuo futuro, visto che questi professionisti sono in contatto con le aziende dei settori e delle occupazioni che ti interessano. Ti aiuteranno a perseguire e raggiungere obiettivi concreti e valutabili, sessione per sessione.

5- Verso dove riorientarsi?
Non tutti hanno una vocazione; così, se sei al crocevia di aver sbagliato percorso, ma non sai bene verso quale settore orientarti, forse ti sarà utile conoscere alcuni dati per deciderti: secondo la consulente di Adecco Creade LHH, uno dei settori che meno hanno risentito della crisi economica è quello dell’informatica e delle telecomunicazioni, visto che è arrivato ad inglobare il 9,9 per cento dell’offerta totale di lavoro del nostro paese. In secondo luogo, anche il settore della consulenza ha generato una grande quantità di offerte di lavoro, assieme ad alimentazione, bevande, tabacco e il settore industriale. A questo punto è importante anche tener presente quali settori assumono una maggior percentuale di personale qualificato, davanti ad altri che assumono soprattutto mano d’opera poco qualificata. Tra i primi, stanno generando delle offerte di lavoro il settore dell’industria, delle banche e degli investimenti, e ancora consulenza e informatica. I secondi sono settori come, ad esempio, agricoltura, porti e aeroporti. In pratica, dobbiamo fare un’analisi anche del mercato del lavoro.

6- Formazione
Riorientarsi non significa iniziare a fare corsi tanto per fare, perché questo comporterebbe una dispersione di energie che è meglio evitare. Se decidi di formarti di nuovo, che sia ad esempio scegliendo una nuova carriera, ma non facendo mille corsi diversi.

7- Identifica gli attori chiave
È il “networking” di cui parlavamo prima. I social network come LinkedIn ti permettono di farlo facilmente, sia contattando direttamente qualcuno, attraverso i contatti comuni, sia partecipando ai forum o gruppi nel quali anche questi partecipano. Ma non limitarti a fare questo lavoro attraverso i social network, puoi usare anche “la vecchia maniera”: prendi il telefono e chiama i contatti che pensi siano inseriti nel nuovo settore verso il quale desideri riorientarti.

8- Fatti conoscere
È arrivato il momento di lavorare sulla tua visibilità. È tanto importante quanto gli step che ti abbiamo appena elencato. Utilizza ancora i social network per far conoscere “il tuo nuovo tu” e le tue aspirazioni. Sollecita le conferme delle tue competenze per completare e dare valore a questo tuo nuovo profilo e aggiornalo sempre, perché chi può vederti (i potenziali reclutatori) possa trovarti facilmente e vedere nel tuo profilo quello che sta cercando.