La procedura per variare oppure chiudere la partita Iva quando ci si rende conto che un’attività non soddisfa più le vostre esigenze. Ecco alcuni utili consigli.
Come variare o chiudere la partita Iva
Ad un certo punto della vostra attività professionale potreste rendervi conto di doverla variare oppure chiuderla per iniziare un nuovo capitolo. Per i liberi professionisti e per il lavoratore autonomo questo significa dover apportare delle variazioni alla propria partita Iva. Per assolvere al meglio a questo compito è opportuno seguire una piccola ma funzionale guida. Vediamo, dunque, come variare o chiudere bene la partita Iva. Sono tante le esigenze collegate a questo genere di adempimento burocratico che potrebbe anche comportare un semplice cambiamento oppure l’aggiunta di un codice Ateco. Innanzitutto, dovete sapere che il numero assegnato al momento dell’apertura della partita Iva è destinato a rimanere inalterato nel tempo. Tuttavia, potete cambiare le caratteristiche dell’attività svolta con una semplice iter burocratico. L’Agenzia delle Entrate sul proprio sito ufficiale, vi propone una serie di informative per individuare il procedimento corretto. Se per qualsiasi esigenza volete cambiare la partita Iva, dovrete necessariamente modificare il codice Ateco oppure aggiungerne uno nuovo. Semplicemente, dovrete utilizzare i modelli AA9/11 e AA7/10 ossia gli stessi che avete usato in fase di apertura. Qui potrete aggiungere il codice Ateco di interesse e modificare la partita Iva. Da sottolineare che se l’attività dovesse richiedere anche il coinvolgimento della Camera di Commercio, allora l’iter dovrà prevedere l’utilizzo del portale Starweb. È importante modificare correttamente il codice Ateco perché si rischiano delle sanzioni pecuniarie che possono arrivare fino a un massimo di 2.064 euro.
La chiusura della partita IVA
Per chiudere la vostra partita IVA nel caso in cui l’attività non fosse più soddisfacente oppure se volete cambiare l’ambito, bisognerà ugualmente utilizzare il modello AA9/12. Va compilato in ogni sua parte correttamente e quindi inviato in modalità telematica all’Agenzia delle Entrate. Va sottolineato che, qualora una partita Iva risultasse inattiva per un periodo di tre anni, automaticamente l’Agenzia delle Entrate provvederà autonomamente alla relativa chiusura. Per l’invio del modello, invece, è possibile anche valutare delle modalità differenti ossia consegnare di persona allo sportello dell’Agenzia delle Entrate, inviarlo tramite PEC oppure usare la raccomandata e il software specifico che proprio l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione.