La giornata mondiale contro l’Aids si celebra il 1° dicembre. Sono stati fatti enormi passi avanti nel campo della ricerca, ma la lotta a questa grave patologia è ancora molto lunga.
Come nasce la giornata mondiale contro l’Aids
UNAIDS è un istituto specializzato che fa parte delle Nazioni Unite e che si occupa di promuovere campagne specifiche di informazione e di prevenzione sul fenomeno dell’Aids. La sede centrale dell’organizzazione si trova a Ginevra in Svizzera. Dal 1987 al 2004 UNAIDS è stato promotore ufficiale della giornata mondiale contro l’Aids.
L’idea di questa iniziativa è nata dall’incontro tra molti ministri della sanità dei vari paesi. Il forum che è stato organizzato nel 1988 ha visto la partecipazione di governi e organizzazioni di caratura internazionale. Dopodiché, nel 2004, il testimone della promozione è passato ad altre associazioni attive sulla tematica.
Dalla pubblicità degli anni ’80 a oggi
La campagna italiana che ha inaugurato la lotta all’Aids è stata promossa dal Ministero della Sanità, l’equivalente di quello che oggi si chiama Ministero della Salute. Vi ricorderete la cosiddetta pubblicità progresso del 1990. Uno spot televisivo mostrava persone intente nelle azioni quotidiane. Si avvicinava un individuo la cui sagoma aveva un contorno rosa fluorescente che indicava la presenza della patologia dell’Aids.
Sedendosi a fianco a un amico, stringendo la mano e non facendo niente di strano, anche la sagoma dell’altra persona diventava rosa, segno evidente che la malattia era stata trasmessa. L’informazione fornita in questo modo si rivelò veramente deleteria. Il fenomeno dell’Aids andava combattuto, esattamente come stavano facendo i governi impegnati nella giornata mondiale contro l’Aids.
Tuttavia il messaggio che un malato fosse una persona da evitare a priori portò come diretta conseguenza una serie di discriminazioni del tutto sbagliate. Oggi si sa che stringendo la mano, bevendo dallo stesso bicchiere o abitando sotto lo stesso tetto si può esseri sicuri di non prendere l’Aids.
Il contagio e la prevenzione
Il motivo principale di trasmissione del virus oggi sono i rapporti non protetti. Nel 2016 è stato calcolato dall’Istituto Superiore della Sanità che l’85% dei nuovi malati sia stato contagiato proprio così. Il 47% delle persone ha avuto un rapporto eterosessuale e il 38% omosessuale.
Il dato allarmante è che nel 50% dei 778 casi annuali di contagio la persona non sapeva nemmeno di essere positiva all’Hiv. Oggi con i moderni farmaci antiretrovirali si può tenere a bada la malattia. La giornata mondiale contro l’Aids serve proprio per sensibilizzare le persone su questa patologia che è ben lontana da essere debellata.