Gestione separata dell’Inps, ecco come funziona

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Avete versato una parte di contributi nella gestione separata dell’Inps e non sapete come verranno conteggiati? Potete sommarli ai contributi tradizionali accumulati dal periodo di lavoro dipendente?

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Cos’è e come funziona la gestione separata

Questa tipologia di fondo pensionistico nasce nel 1995 con la riforma di Lamberto Dini. L’obiettivo della normativa è quello di tappare le falle del sistema generale che, purtroppo, ha lasciato indietro alcune specificità lavorative con la diretta conseguenza, qualora vi trovaste in una di queste casistiche, di rischiare di non vedervi riconosciuta la pensione, nonostante gli anni di carriera professionale, solo per il fatto di non appartenere a categorie già tutelate.

Tra le misure messe in campo con la riforma c’è la costituzione di fondi previdenziali del tutto nuovi, l’aggregazione di settori del mondo del lavoro nelle casse professionali e l’istituzione della gestione separata per coloro che, pur lavorando, rimarrebbero esclusi da tutto.

In questo fondo pensionistico confluiscono sia i professionisti che non hanno una cassa previdenziale di categoria, sia quelli che svolgevano un doppio ruolo di dipendente e di autonomo. Per esempio se avete il titolo di ingegnere ed esercitate la libera professione, ma siete anche alle dipendenze di un’impresa, questa norma vi consente di vedervi riconosciuti entrambi i percorsi lavorativi.

L’altro grande segmento che viene compreso in questo fondo sono i co.co.co e i co.co.pro. Il vostro incubo di collaboratori coordinati e continuativi e di collaboratori a progetto è sempre stato quello di non arrivare mai alla pensione? Questa riforma vi permette di non abbandonare nel dimenticatoio periodi brevi, medi o in certi casi addirittura lunghi di lavoro.

Anche se siete venditori a domicilio potete accumulare contribuzione versando su questo fondo. Ulteriori correzioni alla normativa hanno aggiunto gli amministratori locali, coloro che percepiscono borse di studio per corsi di dottorato, per la ricerca, i cosiddetti associati in partecipazione, gli autonomi occasionali, i lavoratori occasionali che prestano servizio accessorio e i volontari che seguono un programma di servizio civile.

Come funziona se avete versato contributi misti di tipo tradizionale e contributi alla gestione separata? La risposta è che potrete andare in pensione esattamente come un lavoratore dipendente al raggiungimento dei requisiti. Dovrete solo tenere in considerazione alcune eccezioni, per esempio il salvacondotto Amato per i nati nell’anno 1952 da cui siete esclusi.

Però potrete richiedere la pensione anticipata ordinaria oppure contributiva con 42 anni di lavoro e 10 mesi se siete uomini e con un anno esatto in meno se siete donne.

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