L’Unione Europea punta a creare la finanza sostenibile e per questo servono 180 miliardi di euro all’anno, così da favorire gli investimenti positivi. Al lavoro c’è un gruppo di esperti.
A sentir parlare di operazioni finanziarie vi vengono in mente le diverse problematiche che hanno interessato il settore negli ultimi anni in tutto il mondo, ma la finanza sostenibile è un obiettivo possibile. A sostenerlo è la Commissione Europea che nel 2016 ha messo insieme un gruppo di esperti, che dopo circa un anno di lavoro ha diffuso un rapporto con raccomandazioni per le istituzioni europee e per il sistema finanziario dell’UE.
Esistono già alcune regole e indicazioni fornite dalle Nazioni Unite, ma l’Europa vuole fare un passo in più e aumentare le risorse economiche a disposizione.
Secondo il gruppo di lavoro ci sono otto raccomandazioni. Vi chiederete quali siano. Ecco la lista.
Bisogna classificare gli asset e le attività che possono essere sostenibili; chiarire i doveri degli investitori perché inseriscano elementi di sostenibilità all’interno dei procedimenti di investimento; mettere a disposizione informative sui rischi alla sostenibilità, in particolare in relazione ai cambiamenti climatici; aumentare l’accesso alle informazioni da parte dei piccoli risparmiatori; predisporre etichette di sostenibilità; allineare la cultura e le competenze sulla finanza sostenibile; promuovere infrastrutture sostenibili e avere agenzie europee per il controllo del settore.
Il lavoro degli esperti sulle raccomandazioni di finanza sostenibile
Il gruppo di lavoro ha terminato il proprio compito sulla finanza sostenibile, ora spetta alla Commissione Europea tradurre le raccomandazioni in provvedimenti concreti, così da concepire un piano d’azione da declinare nei diversi Stati membri per sostenere il settore finanziario e rendere gli investimenti più rispettosi dell’ambiente e delle persone.
Non abbiate dubbi sulle volontà dell’istituzione di rispondere alle sfide future, perché il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, sta lavorando con impegno e insistenza affinché le misure necessarie possano diventare realtà.
Molto dipende dal confronto tra le istituzioni politiche e finanziarie programmato nella capitale belga e dal reperimento delle risorse economiche, ma l’iter dovrebbe essere rapido. La proposta dell’Esecutivo europeo potrà subire alcune variazioni anche se il vicepresidente Dombrovskis è fiducioso e annuncia un articolato che rispecchia le raccomandazioni degli esperti.