Come vengono calcolate in busta paga le festività non godute? Oltre al diritto all’astensione da lavoro, in alcuni casi vengono pagate e in altri si trasformano in un permesso compensativo.
Le festività non godute
Per festività non goduta s’intende il giorno di calendario che coincide con la festività religiosa o civile per la quale è prevista l’astensione lavorativa che tuttavia cade in una data diversa dal giorno di lavoro. I più volenterosi e coloro che hanno l’opportunità di farlo possono comunque recarsi a lavoro per una prestazione straordinaria, potendo così percepire una retribuzione maggiorata.
L’entità della maggiorazione non è fissa e varia in base al contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento, oltre ad eventuali accordi aziendali migliorativi che possono prevedere ulteriori bonus economici. In tutti gli altri casi la regola principale è che durante il giorno di festa si può stare a casa senza però perdere quella parte di stipendio relativa alla giornata. Infatti è sempre prevista una contropartita in termini di retribuzione oppure sotto forma di permesso compensativo.
Casi particolari
Secondo il calendario 2018 per quanto riguarda le festività natalizie, avete visto che c’era ‘Immacolata Concezione che è stata l’8 dicembre, ovvero di sabato. Cosa succede alla vostra retribuzione? Questo è un caso particolare poiché bisogna tenere in considerazione il tipo di rapporto di lavoro. Infatti per alcuni dipendenti che prestano servizio dal lunedì al venerdì, l’8 dicembre non era considerato un giorno lavorativo ed hanno avuto effettivamente una festività non goduta.
Invece per coloro che lavorano anche il sabato era un giorno di lavoro ed hanno potuto godere della festività standosene a casa anziché lavorando. Le 3 festività civili del 25 aprile, del primo maggio e dalla Festa della Repubblica del 2 giugno vengono sempre pagate a prescindere dal giorno.
Domenica e feriali
Le festività che ricorrono la domenica hanno una ripercussione sulla busta paga. Il giorno non goduto di festività infatti viene corrisposto ugualmente. Per un lavoratore che opera su cinque giorni settimanali viene retribuito per un quinto dell’orario settimanale e per coloro che operano su sei giorni il calcolo viene effettuato su un sesto.
Quando la festività non goduta cade in modo infrasettimanale il lavoratore non perde niente perché gli viene comunque conteggiato un giorno in più di ROL, acronimo che indica la riduzione dell’orario di lavoro. Fate attenzione dunque alle prossime festività, osservando per esempio che il 2 giugno 2019 sarà di domenica e avrete dunque una retribuzione extra.