Le ferie: diritti e obblighi da conoscere

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Le ferie sono parte essenziale di tutta la legislatura legata al lavoro. Sono un diritto costituzionale a cui un lavoratore non può rinunciare, neanche a fronte di un compenso finanziario.

La legge prevede una durata minima delle ferie di 4 settimane per un anno di servizio, pari a 28 giorni di calendario. Di solito nel contratto collettivo viene stabilita la durata in base alla qualifica contrattuale e all’anzianità di servizio del dipendente.

Ferie, quali sono le regole

Si possono prendere per almeno 2 settimane nel corso del periodo di maturazione, se il contratto collettivo non prevede altro. Per le restanti 2 settimane, le ferie si possono prendere entro i 18 mesi successivi al termine dell’anno di maturazione.

Come precisa il portale laleggepertutti.it, è il datore di lavoro a stabilire il periodo e le modalità di godimento delle ferie. Una volta proposto il piano, il datore di lavoro attende che i dipendenti propongano il periodo di ferie individuali.

Una volta concordato il piano, il datore di lavoro non può modificarlo, tranne per esigenze aziendali e comunque con un congruo preavviso. Il datore di lavoro può rifiutare il periodo proposto dal lavoratore, ma il rifiuto deve essere motivato.

Datori di lavoro, diritti e doveri

Nel caso in cui il lavoratore presenti la domanda senza preavviso, il datore di lavoro può rifiutarla senza ulteriori spiegazioni. In questa situazione l’azienda, volendo, può concedere comunque il periodo di vacanza al lavoratore, compatibilmente con le sue esigenze produttive.

Va però specificato che la richiesta arrivata in ritardo non fa perdere al lavoratore il diritto di godere delle proprie ferie: questo può succedere soltanto nel caso di mancata richiesta.

Il datore di lavoro che non rispetta le regole è soggetto a una sanzione amministrativa, il cui ammontare varia a seconda dei casi, partendo da 100 euro per arrivare fino a sanzioni di 4.500 euro.