Economia comportamentale: ecco le 5 professioni più richieste
L’economia comportamentale ha fatto guadagnare il Nobel 2017 a Richard H. Taler. Lavora sulle mappe mentali degli individui per perseguire obiettivi economici e sociali programmati e può essere applicata trasversalmente alle professionalità esistenti. Ecco i profili specializzati più richiesti dalle aziende innovative.
5. Service designer
Il Designer dei Processi è una delle professionalità regine dell’economia comportamentale, con competenze trasversali dalla psicologia alla tecnologia. Si occupa di riprogettare processi e servizi legati ai beni di pubblica utilità, digitalizzandoli e snellendoli per adeguarli al comportamento degli utenti. Inoltre migliora le relazioni della comunità. Finora ha trovato impiego nelle aziende del comparto energetico, negli istituti finanziari e assicurativi, ma ha grandi potenzialità anche in settori come la salute e la politica.
4. Emphaty trainer
Il Trainer per l’Intelligenza Artificiale è un lavoro che sarà molto richiesto in futuro, quando gli uomini saranno sempre più affiancati dai robot. Risulterà utile nelle attività di problem solving dell’AI, dalla comprensione degli algoritmi informatici alla gestione degli assistenti virtuali. Affinché ci sia empatia con gli umani, i robot dovranno essere programmati per comprendere aspetti finora trascurati, dall’inconscio agli elementi para verbali (tono della voce, gestualità) fino a quelli del contesto in cui si inseriscono.
3. Behavioral Innovation Director
Il Responsabile dell’Innovazione delle Strategie Comportamentali si occupa di motivare le persone e di definire le gerarchie interne alle organizzazioni. Dovrà elaborare soluzioni a vantaggio di tutte le unità di business per innovare le modalità di interazione tra società e tecnologia così da migliorare le risorse umane e la partnership. Questa figura esperta di economia comportamentale anticipa e interpreta le tendenze di cambiamento nel comportamento della comunità, legate alle nuove tecnologie. Ha una preparazione nell’ambito delle scienze cognitivo-comportamentali e competenze in USX (User Experience).
2. Behavior Analyst
L’Analista Comportamentale è una professione nata mezzo secolo fa, ma che si è delineata meglio negli ultimi 15 anni. Possiede conoscenze in ambito clinico e si occupa di analizzare il comportamento delle persone negli ambiti economici che prevedono relazioni umane. Il suo ruolo richiede competenze in Data Science perché lavora con specialisti nella lettura dei dati per individuare le connessioni tra il comportamento umano e i contesti di riferimento.
1. Choice Architect
L’Architetto delle Scelte, tra i protagonisti dell’economia comportamentale, è in realtà uno psicologo esperto nei progetti applicati al mercato. Progetta interventi di comunicazione per favorire l’interazione di un cliente con un brand. Offre insight e output strategici a partire dalla conoscenza dei processi motivazionali e decodifica gli schemi mentali del consumatore per prevedere il suo comportamento e orientarlo.