DONNE AL POTERE DI GRANDI AZIENDE MONDIALI
Proprio come riporta la prestigiosa rivista Forbes, meno del 5% delle aziende più importanti del mondo sono dirette da donne. E per quanto riguarda il potere materiale ed economico, sono l’11% (197) delle 1.826 persone milionarie che annualmente pubblica la testata giornalistica. Tuttavia, nonostante siano considerate una cifra relativamente bassa rispetto agli uomini, queste donne hanno fatto passi da gigante nelle sfere più alte degli affari. Qui di seguito, alcune delle donne che sono salite al potere nelle grandi aziende del pianeta:
1- Melinda Gates, filantropa e impresaria
La filantropa Melinda Gates (Dallas, Texas, 1964) è la co-presidente della Fondazione Bill & Melida Gates, l’organizzazione di mecenantismo più grande del mondo. Finanzia progetti di salute e di sviluppo nel mondo, ricerche scientifiche emergenti sulla malaria e l’HIV. Attualmente lavorano in varie aree, tra queste, lo sradicamento della polio.
2- Mary Barra, CEO di General Motors
Mary Barra è, da gennaio 2014, la prima donna direttore generale di un’azienda produttrice di auto, rompendo così un enorme muro. Si è laureata in Ingegneria Elettronica nel 1985, e cinque anni prima già iniziava la sua carriera professionale in General Motors, l’azienda che ora è leader del settore e in costante crescita.
3- Sheryl Sandberg, direttrice operativa di Facebook
La direttrice operativa di Facebook, Sheryl Sandberg (Washington, 1969) è anche autrice del libro “Facciamoci avanti” (‘Lean in’) del quale Sony ha appena comprato i diritti per il cinema. Un manuale di presa del potere femminile con consigli ad altre donne su come avanzare nella loro carriera professionale e far fronte agli stereotipi di genere.
4- Susan Wojcicki, CEO di You Tube
Laureata in Arte e Scienza presso l’Università di Harvard e l’Università della California, Susan Wojcicki entra per la prima volta nella Top Ten delle donne più potenti di Forbes grazie alla spettacolare ascesa di utenti e di contenuti condivisi dalla rete sociale You Tube, legata a Google.
5- Marissa Mayer, CEO di Yahoo!
Nacque il 31 maggio del 1975 a Wausau, Wisconsin, Stati Uniti. I suoi genitori erano Micheal Mayer, ingegnere ambientale, e Margaret Mayer, maestra d’arte finlandese. Si è laureata con lode in Sistemi di simboli e possiede un master in Informatica dell’Università di Stanford. In entrambi i casi, si è specializzata in intelligenze artificiali. Ha dato lezioni di introduzione alla programmazione informatica a Stanford a più di 3.000 studenti. L’università le ha conferito i premi Centennial Teaching y Forsythe come riconoscimento del suo importante contributo all’insegnamento universitario. Entrò in Google nel 1999, diventando la prima donna nella sua squadra di ingegneri. Un paio di anni fa è diventata CEO di Yahoo!
6- Indra Nooyi, CEO di PepsiCo
È da vari anni che Nooyi è leader della sua azienda, e Fortune sottolinea che negli ultimi tempi si è dedicata a creare opzioni più salutari tra i suoi prodotti. Per questo obiettivo, PepsiCo ha lavorato in collaborazione con la Healthy Weight Commitment Foundation, un’organizzazione finalizzata alla riduzione dell’obesità. Inoltre, la CEO ha parlato pubblicamente riguardo le sfide di essere una donna in un posto di lavoro così importante, esponendo con franchezza le difficoltà di trovare un equilibrio tra le sue responsabilità corporative e la sua vita personale.
7- Ginni Rometty, presidente della IBM
Rometty ha preso la difficile decisione di ristrutturare l’azienda per centrare l’attenzione sui servizi software. IBM ha un forte dipartimento di responsabilità sociale, che si focalizza soprattutto sull’educazione e le nuove tecnologie. Nello specifico, la CEO ha parlato dell’importanza di investire in città più intelligenti.
8- Marillyn Hewson, CEO di Lockheed Martin
Hewson fa parte di quest’azienda di industria aerospaziale e militare dagli anni ottanta, e nel 2013 ne è diventata CEO. Quello stesso anno ha preso il premio come CEO più responsabile, conferito da Corporate Responsability Magazine, perché durante la sua gestione Lockeed Martin riuscì a integrarsi all’Indice di Sostenibilità Dow Jones; inoltre, è stato riconosciuto il suo ruolo sulle emissioni di carbonio ed è entrata nell’elenco delle migliori cittadine corporative della stessa rivista.
9- Ellen Kullman, CEO di DuPont
Kullman ha parlato, durante la sua intervista nel 2012 sulla rivista Leaders, del ruolo della sostenibilità nella sua azienda, dicendo che non si tratta solo di tagliare le emissioni, ma di creare prodotti sicuri per le persone e per l’ambiente. Inoltre, ha fatto riferimento all’importanza di creare una cultura corporativa nella quale ci sia spazio per la diversità nelle équipe di lavoro.
10- Susana Malcorra, ex capo della Segreteria Generale dell’ONU
L’argentina Susana Malcorra finora aveva svolto il ruolo di capo di Gabinetto del segretario generale dell’ONU, Ban Ki-moon. Da alcune settimane è diventata la nuova ministro degli Affari Esteri dell’Argentina, seguendo l’esempio delle sue colleghe colombiane e venezuelane, María Ángela Holguín e Delcy Rodríguez. Una novità in un territorio prima riservato quasi esclusivamente agli uomini; la decisione del futuro presidente argentino, Mauricio Macri,
rafforza il paradosso di un continente piagato da enormi diseguaglianze sociali.