DIFFERENZE SUL RISPARMIO TRA DONNE E UOMINI

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Chi sono i più risparmiatori? Gli uomini o le donne? Scegliere tra i due sessi non è facile dato che non si tratta di una valutazione arbitraria, dato che intervengono diversi fattori, come lo stipendio. E’ più facile risparmiare se si ha uno stipendio alto, secondo gli studi e, di solito, è una prerogativa degli uomini. Si dice anche che le donne amministrano meglio le finanze famigliari. Entrambe le ipotesi sono proprio questo: ipotesi. Ma anche in questo caso c’è uno studio che ci fornirà qualche risposta.

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AVIVA: per la giornata mondiale del risparmio, celebrata lo scorso 31 ottobre, è stato realizzato uno studio internazionale relativo al risparmio prima della pensione, attraverso la piattaforma creata da Aviva, uno dei più grandi operatori nel mondo delle assicurazioni in Europa. L’obiettivo principale è quello di fomentare il dibattito sul tema del risparmio sostenibile ed indicare due aree di azione chiave: aiutare le persone a comprendere le proprie decisioni finanziarie fino in fondo e promuovere la collaborazione collettiva per cambiare le attitudini dei consumatori verso il risparmio a lungo termine.

CONCLUSIONI: diamo uno sguardo rapido alle conclusioni. Secondo lo studio, anche se in Europa è aumentata la capacità di risparmio nel 2015, la differenza tra donne e uomini è cresciuta. Ma a favore di chi? Continua a leggere….

IN QUALE PROFILO TI RICONOSCI: secondo il rapporto di Aviva, la percentuale degli europei che riesce a risparmiare mensilmente dal 5% al 30% del proprio stipendio è salita, quest’anno, di 2,4 punti: da un 39,6% nel 2014 al 42% nel 2015. Dall’altro lato, solo 2 su 10 affermano di risparmiare più del 30% delle proprie entrate mensili. Inoltre, il 44% dei cittadini assicura che con i propri risparmi potrebbe mantenere l’attuale livello di vita per i prossimi 5 anni.

MOTIVARE IL RISPARMIO: come è successo nel 2014, quest’anno il principale motivo che ha portato al risparmio è stato quello di far fronte alle spese impreviste, seguito dai costi preventivati. Ciò nonostante, entrambe le percentuali sono diminuite considerevolmente rispetto all’anno passato (dal 56,6% al 45,6% e dal 38,8% al 28% rispettivamente). Al terzo posto ci sono le intenzioni a breve termine come acquistare un’automobile o andare in vacanza (dal 32,1% al 26,3% nel 2015). Al quarto posto troviamo la pensione ( dal 16% al 18,8%). Al quinto posto risulta la necessità di pagare i propri studi o gli studi dei figli (dal 12,1% al % al 16% nel ). All’ultimo posto, acquistare una casa (dal 11,7% al 10,3%).

CRESCITA: secondo Aviva i dati dello studio ci mostrano che la crescita economica comincia a farsi notare grazie al miglioramento delle abitudini di risparmio. Ovviamente dobbiamo continuare a sforzarci per promuovere l’educazione finanziaria e la presa di coscienza dell’importanza del risparmio in tutte le tappe della vita perché i cittadini possano prendere decisioni responsabili pensando a lungo termine.

E QUELLI CHE RISPARMIANO DI PIU’ SONO…a quanto pare gli uomini. Nei risultati dello studio di Aviva si nota l’aumento della disparità tra uomini e donne nell’ultimo anno. Riguardo al genere, la differenza della percentuale di persone che risparmiano ogni mese dal 5% al 30% delle proprie entrate è di 10 punti percentuali, quando nel 2014 questa differenza era di soli 3 punti. Dall’altro lato c’è una differenza di quasi 15 punti tra uomini e donne che affermano di poter vivere per circa 5 anni con i propri risparmi. In concreto, il 46,9% degli uomini assicura di risparmiare tra il 5% e il 30% delle proprie entrate ( un 41,4% un anno fa) mentre nel caso delle donne la percentuale si situa al 36,9% (il 37,8% nel 2014). Il 51,7% degli uomini assicura di avere sufficienti risparmi per vivere al medesimo ritmo per almeno 5 anni, mentre la percentuale di donne che lo afferma è del 36,8%.

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