Il tanto discusso Decreto Dignità ha avuto il primo via libera in commissione alla Camera dei Deputati, ma con parecchie variazioni rispetto al testo originario. In particolare, gli aumenti previsti per colf e badanti non si faranno, il bonus neoassunti under 35 è stato esteso e tornano i voucher.
Ma vediamo quali saranno le principali novità.
Decreto Dignità, bonus neoassunti
Il bonus del 50% dei contributi per le assunzioni di under 35, che il Decreto Dignità aveva inizialmente previsto solo per gli under 30, sarà esteso anche al 2020.
Decreto Dignità, colf e badanti
Gli aumenti dello 0,5% previsti dal Decreto Dignità per i rinnovi dei contratti a termine non saranno applicati nel caso di colf e badanti. Sono quindi scongiurati costi aggiuntivi per le tante famiglie che ricorrono al lavoro domestico.
Tetto del 30% per i contratti a termine
Il Decreto Dignità prevede che i contratti a tempo determinato, compresi quelli in somministrazione, non possano superare il 30% dei contratti a tempo indeterminato nella stessa azienda. Inoltre, se il contratto a tempo determinato supera i 12 mesi e non vengono indicate le causali, il contratto si trasforma automaticamente a tempo indeterminato.
Rispetto ai contratti a termine in corso, il Decreto Dignità ha rinviato a novembre l’adeguamento delle aziende. Salta invece il tetto dei 36 mesi per i contratti a tempo determinato della scuola.
Tornano i voucher
I tanto odiati voucher, introdotti dal Pd, tornano seppur in forma diversa: potranno adottarli soltanto le aziende agricole, gli alberghi e le strutture turistiche fino a 8 dipendenti per un periodo di massimo dieci giorni.
Tessera sanitaria per le slot
Accettato l’emendamento Pd sull’obbligo della tessera sanitaria per le slot, con l’obiettivo di impedire il gioco ai minori. Previste dal 1 gennaio 2020 sanzioni di 10mila euro a slot per gli esercizi che non si adeguano. Inoltre, il Decreto Dignità prevede il logo no slot per bar e esercizi che le elimineranno dai loro locali.