Deadline, perchè ci motiva a dare il meglio di noi

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Se anche voi siete fra quelli che rimandano di continuo le cose da fare e si mettono all’opera solo sotto scadenza, saprete benissimo che procrastinare diventa quasi un’abitudine cronica dalla quale si fa molta fatica a uscire fuori. Ma perché ci sentiamo motivati solo quando si avvicinano le deadline? Che cosa fa scattare la scintilla per mettersi in moto, anche se all’ultimo minuto? Ecco cosa spiega a proposito la psicologia.

Perché ci sentiamo motivati solo quando si avvicinano le deadline?

Coloro che si sentono motivati esclusivamente ad agire sotto scadenza, quando il tempo è poco e il panico inizia a farsi sentire sono molto più numerosi di quanto si possa pensare visto che uno studio del 2007 che è poi stato riportato dal Psychological Bulletin parla di una percentuale pari al 20% del campione intervistato. Quali sono le cause? Sicuramente una buona fetta della colpa va attribuita allo scarso interesse: le persone che tendono a rimandare fino all’ultimo non sono motivate ad effettuare l’attività in oggetto e aspettano di essere spinti dal panico di “bucare” la consegna per iniziare il lavoro. Nulla di male, visto che il panico è da sempre una grande motivazione all’agire, ma chi è entrato in questo circolo vizioso corre il rischio di non uscirne più e di attivare il proprio cervello solo in presenza di una sensazione di urgenza. In realtà, probabilmente si rimandano alcune attività perché vengono considerate noiose oppure sono legate ad una sensazione di tristezza, ma è necessario porre un freno al procrastinare, prima che diventi troppo tardi.

Come combattere il circolo vizioso del procrastinare

Se il cervello percepisce la connessione fra urgenza e spinta all’azione, potrebbe per lui diventare un’abitudine, quindi tenderà a non attivarsi in una situazione di tranquillità. In questo caso, quindi, occorre spezzare questo circolo vizioso e fare in modo che le scadenze non siano più l’unica motivazione per agire. Un piccolo trucco che si può utilizzare per riuscire a entrare in questa nuova modalità è quello di utilizzare un timer: quando dovete fare qualcosa che non avete piacere a svolgere, mettere in azione un timer per dedicarci un tempo stabilito, di solito è il modo per andare avanti spediti e portare a termine il compito senza un’eccessiva fatica. Inoltre è importante concentrarsi sulla motivazione che spinge all’azione, magari pensando a tutto quello che di bello potrete fare una volta portata a termine l’attività che tanto odiate e che non riuscire a iniziare.

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