Una volta tanto una crisi societaria si conclude bene: infatti la crisi Melegatti si è positivamente risolta dopo il successo della campagna lanciata sui social dai suoi dipendenti per salvarla. E grazie alla campagna mediatica e alle vendite natalizie, l’azienda veronese che aveva attivato la cassa integrazione, è riuscita a trovare un accordo con sindacati e commissari.
Crisi Melegatti: trovato l’accordo
Continuano i colpi di scena sul futuro della crisi Melegatti, che appare ora meno amaro e il lieto fine più vicino. I dipendenti avevano provato a salvare l’azienda con un’originale campagna sui social che aveva riscosso un enorme successo tra i consumatori che si erano mostrati molto solidali, facendo impennare le prenotazioni di pandori e panettoni in tutta Italia.
Poi l’improvvisa doccia fredda: l’azienda si era vista costretta ad attivare la cassa integrazione per i lavoratori. Entro soli 120 giorni avrebbe dovuto trovare un’intesa con i creditori per evitare il fallimento. Alla fine, nello stabilimento di San Giovanni Lupatolo, in provincia di Verona, si è trovato un accordo con sindacati e commissari e, quindi, la produzione potrà continuare.
Dipendenti di nuovo al lavoro sognando la Pasqua
Sono tanti i lavoratori che possono tornare ad avere fiducia nel futuro dopo la svolta sulla crisi Melegatti. Numerosi consumatori solidarizzano con loro continuando a prenotare e ad acquistare i prodotti del noto brand in forte crisi di liquidità. L’azienda ha ritirato l’accordo della cassa integrazione e i suoi dipendenti si sono rimessi all’opera.
Si sta infatti già lavorando al confezionamento dei dolci pasquali, che saranno disponibili tra un paio di mesi. Dopo giorni di tensione e di accese discussioni con sindacati e commissari del Tribunale, Melegatti è riuscita a trovare un’intesa che potrà evitarle il fallimento, se il mercato continuerà a darle fiducia e a rispondere con lo stesso entusiasmo.
Salvi oltre 80 dipendenti
Il lieto fine della crisi Melegatti ha salvato oltre 80 dipendenti; il piano industriale messo a punto da Gianbruno Castelletti, consulente dell’azienda, non prevede una soluzione di continuità tra le passate feste di Natale e Pasqua. Per il momento però i circa 70 lavoratori a tempo indeterminato e 14 stagionali potranno proseguire le attività confezionando le colombe pasquali.